I conti trimestrali del secondo gruppo europeo di abbigliamento a prezzi contenuti mostrano un incremento massiccio ma si sentono i primi segnali di pressione sui costi. In primavera prevista l’apertura del primo negozio in India
Il gigante dell’abbligamento a prezzi ultra-accessibili, cheap lo svedese H&M ha riportato i conti relativi al terzo trimestre con un robusto aumento del fatturato (+20% e +21% nei primi nove mesi dell’anno fiscale) e incrementi analoghi sono stati registrati dall’utile lordo e dai guadagni netti. Insomma, numeri di tutto rispetto che tuttavia sono stati salutati da un netto ribasso in Borsa (-4%): la ragione è nella pressione al ribasso dei margini lordi, in percentuale del fatturato, che sono passati dal 58,8% di un anno fa al 58,3% attuale.
La diminuzione della redditività, peraltro molto contenuta, è stata sottolineata dagli analisti finanziari, insieme alla pressione sui costi e sui salari minimi che anche nei paesi del Far East (dove il gruppo svedese produce) cominciano ad essere giustamente richiesti dalla forza lavoro locale. Inoltre lo stesso gruppo ha ammesso che le vendite di settembre, più 7%, sono cresciute meno delle previsioni, a causa del clima troppo mite, che non ha invogliato agli acquisti dei primi capi autunnali.
H&M comunque ha registrato un buon andamento di tutti i marchi, compreso & Other stories, Cos e Cheap Monday. Nella prossima primavera conta di aprire il suo primo negozio in India ed ha annunciato nell’incontro con gli analisti che intende aprire il prossimo anno punti vendita anche a Taiwan e a Macau.
di VITTORIA PULEDDA
La Repubblica