“In base alle informazioni preliminari di questa estate”, dice Draghi, “la situazione economica si è rivelata più debole del previsto”. “Complessivamente, “aggiunge, “ci aspettiamo una crescita modesta nel secondo semestre”. “Spetta ora ai governi”, dice ancora Draghi, “agire in modo decisivo con ulteriori riforme strutturali”.
“I governi”, esorta Draghi, “non devono disperdere i progressi fatti con il consolidamento di bilancio e utilizzare la deriva per portare avanti politiche di bilancio favorevoli alla crescita”. Secondo Draghi la disoccupazione è “inaccettabilmente alta” e rappresenta un pericolo insieme alla debolezza del credito per il rafforzamento della ripresa. In ogni modo la Bce “è pronta ad usare tutti gli strumenti non convenzionali previsti dal nostro mandato e a modificare l’entità e la composizione delle misure non convenzionali già in corso, se sarà necessario per indirizzare ulteriormente i rischi di un periodo troppo prolungato di bassa inflazione”. In ogni modo Draghi non si aspetta per l’area euro una deflazione di tipo giapponese: “Un gran numero di fattori,” spiega, “differiscono in modo netto dalla situazione del Giappone degli anni Novanta”.
Milano Finanza