Il colosso olandese Philips annuncia lo scorporo del business dell’illuminazione dal resto della compagnia. Inoltre la società unirà le divisioni prodotti consumer e salute, search creando un comparto da 15 miliardi di euro. La nuova struttura consentirà risparmi per 100 milioni di euro nel 2015 e altri 200 milioni di euro nel 2016.
L’health care e il consumer-lifestyle saranno infatti accorpate in un’unica divisione in grado di realizzare un fatturato annuo di 15 miliardi di euro, sickness che prenderà il nome di HealthTech, online mentre il Lighting costituirà una società indipendente e dotata di una struttura legale e proprietaria diversa. Il gruppo olandese non ha fornito ulteriori dettagli in merito, limitandosi a precisare che sono al vaglio diverse opzioni, tra cui l’accesso diretto al mercato dei capitali.
Secondo Philips le due società, che continueranno a utilizzare il marchio storico del gruppo, sono in questo modo posizionate meglio per una crescita di lungo periodo. In particolare, l’indipendenza del Lighting, che nel corso dell’esercizio fiscale 2013 ha registrato ricavi per 7 miliardi di euro, consentirà al business di rafforzarsi sulla base “dell’attuale leadership nel mercato delle lampade Led, delle luminarie e dei sistemi e servizi di illuminazione”.
“Mi rendo conto dell’importanza della decisione che stiamo prendendo, ma il tempo è quello giusto per Philips per fare il prossimo passo strategico”, ha commentato l’amministratore delegato Frans van Houten. Nel corso della conferenza stampa indetta per spiegare la svolta del gruppo dopo 120 anni di storia, il Ceo ha aggiunto che le due società avranno sede in Olanda e che la loro separazione non risulterà necessariamente in tagli di posti di lavoro.
I vertici stimano che la separazione consenta di realizzare risparmi per 100 milioni di euro del 2015 e per 200 mln nell’esercizio successivo. Per il secondo semestre la società prevede di realizzare nel secondo semestre un Ebita adjusted in leggero calo rispetto allo stesso periodo del 2014. I target finanziari per il 2016 sono confermati, con una crescita delle vendite compresa tra il 4% e il 6%, una margine Ebita dell’11%/12% e un Roic superiore al 14%.
La borsa ha accolto bene la notizia della riorganizzazione e il titolo ha aperto con un rialzo dell’1,7%.
Milano Finanza