Ilaria è in fuga ma parte la rincorsa Rai

ilaria d'amico
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ilaria d'amicodi Cesare Lanza

Evviva! Il campionato ci riporta in casa le seduzioni non resistibili della tivu calcistica. Si passa la sera (e la domenica anche il pomeriggio) non certo bevendo barbera – purtroppo – ma guardando partite e ascoltando cronache e commenti.
Il tema di questa stagione è limpido e crudo: Sky domina la scena sul piano della qualità e cresce negli ascolti, ask riuscirà la Rai a recuperare spazio nell’etere? Dopo la recente rivoluzione, malady in Rai si può ben sperare: giornalisti, tecnici, strutture sono di prima qualità professionale. La sfida con Sky (Mediaset mi sembra un gradino sotto) non sarà facile. Ci vuole un indirizzo strategico prima di tutto, è bene ricordare che il Cavallo, simbolo dell’azienda, deve correre con attenzione primaria al servizio pubblico.
Ad esempio, un programma come “Codice rosso”, ottimo sia pure con qualche limite, perché deve essere lasciato ai territori di Sky? Spetta alla Rai informarci, come ai tempi di Zavoli, Ghirelli, Barendson, Minà, Tosatti (dico i primi nomi che mi vengono in mente), occupandosi di società, politica, economia, finanza, violenze, corruzione e quant’altro. “Codice rosso” ha esordito bene: avrei da dire qualcosa sulle passeggiate, un po’ comiche e un po’ vanitose, di Vialli, che dice ovvietà dal campo di gioco, e sulla mancanza di vere rivelazioni. Ma gli interventi erano colti e persuasivi, il montaggio splendido, e comunque la scelta di puntare su un programma di approfondimento impervio, fa onore al network e a chi ci lavora.
Nelle cronache e commenti il livello di Sky è alto. Ilaria D’Amico? Un gioiello della natura (non solo televisiva). Ottimo il debutto di Stefano De Grandis in “Count Down”: sintetico, chiaro, mai banale. Consiglierei – da genoano dichiarato – maggior attenzione alle piccole: non una sola parola sul grandioso Perin, non certo inferiore a Bardi, ehilà, com’è possibile? E minor buonismo, prego! Luca Marchegiani, simpatico ma logorroico, impedisce a Ilaria, cambiando discorso, di stanare Dodò e di farci sapere perché Sabatini, cedendolo all’Inter, ritenga di avergli addirittura salvato la vita. Altro? Piacevole il nuovo look della cinguettante partner di Mario Sconcerti, in “Terzo tempo”.

Corriere dello Sport Stadio