La razionalizzazione delle societa’ partecipate locali puo’ portare ad un risparmio potenziale di 500, sale anche 600 milioni, nel 2015. Lo ha affermato il commissario alla spending review Carlo Cottarelli, sostenendo che nel giro di tre-quattro anni il risparmio dovrebbe essere complessivamente di 2-3 miliardi: “Non e’ una stima irrealistica”. Le partecipate locali – ha detto Cottarelli nel corso di una conferenza stampa – sono piu’ di 10 mila ed e’ possibile realizzare l’obiettivo del premier Renzi di passare dalla circa 8.000 censite a 1.000 nel giro di tre anni e “se ci si muove rapidamente, con energia, si puo’ arrivare a ridurne il numero di duemila in un anno”. Cottarelli, rispondendo ad una domanda, ha riconosciuto che non esiste una stima precisa del numero delle partecipate perche’ le amministrazioni pubbliche in alcuni casi non hanno risposto al questionario o hanno inviato risposte parziali: “Sappiamo che sono piu’ di diecimila e che sono troppe – ha sottolineato – e non e’ essenziale conoscere il numero preciso”, l’importante e’ ridurle e renderle piu’ efficienti. Secondo il commissario alal spending review, le norme per ridurre e razionalizzarne le partecipate locali possono essere introdotte nella finanziaria: “E’ arrivato il momento in cui e’ meglio intervenire con un provvedimento generale, complessivo invece che un po’ in un decreto e un po’ in un altro”; il decreto legge 66 del 2014 – ha fatto notare – stabiliva un provvedimento complessivo nella legge di stabilita’ 2015. Spetta ora al legislatore prevedere delle norme dirette agli enti locali, contemplando anche delle “sanzioni”, che portino alla chiusura delle partecipate “in termini ragionevoli”; secondo Cottarelli, esiste la possibilita’ di intervenire sui Comuni, mentre per quanto riguarda le Regioni, vi e’ un problema costituzionale “piu’ delicato”; “ma penso – ha aggiunto – che si possa avere un accordo politico con le Regioni, perche’ e’ nel loro interesse avere un sistema piu’ efficiente”. Cottarelli ha ricordato che le perdite delle partecipate ammontavano nel 2012 a 1,2 milioni. Una parte di rilievo e’ attribuibile alle societa’ del trasporto pubblico locale e in questo settore e’ necessario intervenire sul lato dei costi e dei ricavi. In particolare occorre agire sulla rimodulazione tariffaria, con incrementi riguardanti gli abbonamenti. “Siamo molto piu’ generosi di altri Paesi”, ha detto Cottarelli, facendo notare che vi e’ un pronunciato divario rispetto ad analoghe tariffe europee.
Cottarelli ha pero’ avvertito che occorre “evitare aumenti eccessivi” perche’ se si alzano troppo le tariffe la conseguenza e’ che si riduce l’uso dei mezzi pubblici e le persone preferiscono prendere l’auto privata. Evitare quindi gli eccessi, ma, ha detto, “un po’ di spazio c’e'” anche agendo sul fronte dell’evasione tariffaria.
AGI