L’obiettivo è portare le proposte al Consiglio europeo per l’energia e la competitività di dicembre
Si terrà oggi la riunione della task force di professori e tecnici che la ministra dello Sviluppo economico, remedy Federica Guidi, ha nominato per mettere nero su bianco le proposte su cui puntare per una nuova politica industriale. Fino a non molto tempo fa, e per diversi lustri, i sostenitori d’interventi del genere finivano per essere tacciati di statalismo. Tanto che, in larga parte, preferivano lasciar perdere piuttosto che siedere sul banco degli imputati. Ora non è più così. La crisi dell’industria manifatturiera, in Italia ma anche nel resto d’Europa, ha rimesso al centro la necessità d’interventi determinati e coordinati, sildenafil ridando così fiato alle tesi di chi ritiene indispensabile predisporre piani di politica industriale adeguati. Guidi se ne sta occupando ma lo stesso argomento, per esempio, è all’ordine del giorno anche in Confindustria, che sta preparando iniziative per l’autunno.
L’incontro promosso da Guidi, a cui parteciperanno i consulenti della Roland Berger, si terrà in contemporanea con la missione della ministra a Bruxelles, dove presenterà al Parlamento europeo il programma del semestre italiano per energia e competitività che, nel linguaggio europeo, identifica industria e sviluppo economico. L’obiettivo vero, come spiegherà Guidi, è riportare l’industria manifatturiera al centro della politica europea. In Europa tiene banco l’Ecofin, il Consiglio composto dai ministri dell’Economia, del Tesoro e delle finanze, che è diventato uno degli appuntamenti fissi più seguiti. L’obiettivo della ministra, che caratterizzerà il semestre della presidenza italiana, è dare uguale dignità al Consiglio per la competitività, a cui faranno capo i ministri dell’Industria, delle Telecomunicazioni e del Commercio con l’estero.
Sul versante italiano i tempi previsti per definire le proposte d’intervento sul rilancio dell’industria manifatturiera italiana sono non più di tre mesi. Anche perché Guidi, che seguirà l’incontro in videoconferenza, intende portare il documento finale al Consiglio europeo per la competitività previsto a inizio dicembre, che si terrà a Bruxelles. E farne un modello su cui aprire il confronto nella logica di creare un Industrial compact per lo sviluppo dell’economia da affiancare al Fiscal compact, le regole comunitarie sulla disciplina di bilancio per gli Stati membri. Gli assi portanti del programma di lavoro, per quanto riguarda l’Italia, sono trovare la strada giusta per favorire le aggregazioni tra imprese, riformulare la politica degli incentivi, puntare sulla digitalizzazione, promuovere le start up.
Corriere della Sera