(di Cesare Lanza per LaVerità) Scommettiamo che il mio grido di dolore, di allarme e di denuncia in difesa della leggendaria focaccia ligure non resterà inascoltato? Si fa presto a dire focaccia… I fornai in ogni angolo del mondo preparano la loro e ciascuna è diversa dall’altra, sia pure per lievi sfumature. Ma i buongustai sanno che la focaccia ligure (fugassa, in genovese) è impareggiabile per qualità e gusto. Eppure gli ingredienti per l’impasto sono semplici: farina, sale, lievito, olio d’oliva e strutto. A parte le dosi (a occhio, per chi abbia un occhio esperto) fondamentale è l’acqua: quella ligure è buona e sobria, non potete aspettarvi lo stesso risultato con l’acqua, calcarea, che esce dai rubinetti di Roma. Ed è giunto il momento di rivelarvi chi sono gli autori del massacro della buona focaccia di una volta: i salutisti. Purtroppo i salutisti non solo sono i nemici dei buongustai, ma sciaguratamente diventano ogni giorno più numerosi e si impongono sul mercato. I salutisti odiano l’olio d’oliva (anche se quello ligure è lieve e delicato) e considerano lo strutto come un’emanazione di Satana. Il risultato è che ormai i fornai rinunciano allo strutto e riducono l’olio d’oliva – scialbo, mentre dovrebbe essere essere extravergine – a un cucchiaino per neonati. La conseguenza è automatica: la buona focaccia di una volta non esiste più, quella che i fornai preparano per accontentare i salutisti è inawicinabile da chi, come me, resta legato ai sapori della grande cucina che fu. Siamo rimasti in pochi, sembriamo affiliati E una setta, la setta della fugassa da salvare, sottovoce ci confidiamo gli ultimi indirizzi utili. Resistere, resistere… I salutisti non vinceranno.