Dieselgate, arrestato CEO di Audi Rupert Stadler: è accusato di frode e di aver contribuito alla alla diffusione di false certificazioni. Le ultime notizie sullo scandalo
Lo scandalo dieselgate colpisce anche Audi: l’amministratore delegato Rupert Stadler è stato fermato dalla polizia, che lo ha arrestato. È accusato, tra le altre cose, di frode legata alla vendita di veicoli diesel con controllo delle emissioni “manipolato”. La notizia lanciata dai media locali è stata confermata dalla casa automobilista tedesca oltre che dalla casa madre Volkswagen, ma il manager ha respinto ogni accusa e negato ogni coinvolgimento. La notizia dell’arresto arriva dopo giorni nei quali si è discusso delle perquisizioni, su richiesta della procura di Monaco II, nelle sue abitazioni private. Stadler era infatti ufficialmente indagato: c’è il sospetto che abbia indirettamente contribuito alla diffusione di false certificazioni, cioè di averne utilizzato l’impiego malgrado fosse a conoscenza che la documentazione non rispecchiava le reali caratteristiche del veicolo. Nel caso specifico, per portare sul mercato europeo veicoli diesel equipaggiati con un software illegale di gestione del sistema di abbattimento dei gas di scarico.Un altro membro del board Audi avrebbe subito nei giorni scorsi una perquisizione da parte della procura di Monaco II, che sta indagando sul dieselgate. Stando a quanto riportato dalla Bild, il secondo manager coinvolto sarebbe Bernd Mertens, responsabile degli acquisti. Un portavoce di Audi nei giorni scorsi ribadì la piena e totale cooperazione con la procura. La posizione di Rupert Stadler è apparsa subito delicata. L’inchiesta è dunque arrivata ai piani alti e sta producendo i primi clamorosi sviluppi. Il numero degli indagati sta crescendo e per la prima volta sono coinvolti membri dell’attuale board. Un anno fa il quartiere generale di Ingolstadt era stato perquisito in occasione della conferenza annuale di bilancio. A febbraio invece la sede e altri uffici a Neckarsulm, prima che la procura di Stoccarda disponesse una nuova perquisizione in Audi in relazione all’indagine su Porsche che ha poi portato in carcere un dirigente.
Silvana Palazzo, ilsussidiario.net