La quarta edizione della fiera dell’editoria indipendente è dedicata a «Tutti i viventi» e si svolge al Base e al Mudec. Il programma è organizzato intorno a otto sottotemi
Una quarta edizione che ha per simbolo un muscolo cardiaco ed è dedicata a Tutti i viventi, umani, non umani e fantastici, alla loro vulnerabilità e tutela: è stata presentata il 6 marzo la fiera dell’editoria indipendente Book Pride, organizzata da Odei (Osservatorio degli editori indipendenti), che sarà al Base e al Mudec di Milano dal 23 al 25 marzo, diretta per la prima volta da Giorgio Vasta. «Non volevo gli automatismi — ha spiegato ieri Vasta — che trasformano le fiere in “incontrifici”: è legittimo, ma qui vorremmo esprimere un disegno, un’invenzione di senso». Un elemento sottolineato ieri anche da Eugenia Dubini, editrice di NN, che ha parlato di «interdipendenza, più che indipendenza degli editori». Il programma si muove quindi intorno a otto sottotemi, da «parole viventi» a «le forme del male», sull’umano nei suoi vari aspetti, politico, letterario e così via: l’evento inaugurale sarà venerdì 23, A tutela di tutti i viventi, con Marco Belpoliti, Helena Janeczek, Nicola Lagioia e Antonio Scurati. Molti gli ospiti stranieri, come Laurent Binet, Caterine Lacey e Régis Jauffret, e innumerevoli gli italiani, come Corrado Stajano, Alessandro Robecchi, Franco Arminio, Giuseppe Genna, Michela Murgia, spesso in dialogo: Walter Siti con Giorgio Falco, Adriano Sofri con Daria Bignardi, Björn Larsson con Edgardo Franzosini; si celebrano anniversari (il ‘68 e il ‘78) e omaggi a Frankenstein, Orlando e Pinocchio. A fiera finita, il Book Pride Off continua nelle librerie in città.
ilCorriere