All’incontro con i sindacati, che si è concluso a Palazzo Chigi, il governo ha presentato un nuovo documento sulle pensioni, con un accenno alla questione dei giovani e delle donne. Per le donne ci sarebbe un’apertura sull’Ape sociale, mentre per i giovani un impegno a proseguire la discussione sul tema in futuro. Tra i nuovi punti del documento anche l’immediata esenzione dall’innalzamento previsto per il 2019 del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia e del requisito contributivo per la pensione anticipata per le 11 categorie gia’ individuate ai fini dell’Ape sociale e 4 categorie aggiuntive: operai e braccianti agricoli, marittimi, addetti alla pesca, siderurgici di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti ad alte temperature. Il testo precisa che l’esenzione e’ condizionata allo svolgimento di attivita’ gravose da almeno 7 anni nei 10 precedenti il pensionamento, nonche’, al fine degli effetti per il requisito anagrafico, al possesso di un’anzianita’ contributiva pari ad almeno 30 anni.
Il governo, ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ai leader di Cgil, Cisl e Uil, si impegna a tradurre in un emendamento alla legge di Bilancio il ‘pacchetto’ presentato ai sindacati a palazzo Chigi: “piu’ forte sara’ il sostegno delle organizzazioni sindacali, piu’ forte sara’ questo pacchetto di misure e, come si dice in gergo, piu’ blindato sara’ in Parlamento”.
Il documento di sintesi del governo – ha sottolineato il premier, – contiene i contenuti illustrati nelle riunioni precedenti con l’inserimento di alcuni elementi emersi nella discussione con i sindacati. “Il dialogo sociale e’ forte – ha fatto notare Gentiloni – nella misura in cui produce risultati. Riteniamo che la vostra adesione sarebbe un contributo molto positivo. Sappiamo che ci sono posizioni e valutazioni differenziate tra di voi di cui prenderemo atto. Il mio auspicio e’ che queste posizioni differenti rimangano in un dialettica non conflittuale. Ognuno e’ naturalmente padrone delle proprie scelte e decisioni”.
Camusso: confermiamo giudizio di grande insufficienza. Sul tema della previdenza “confermiamo il giudizio di grande insufficienza del nuovo testo che il governo ha prodotto”. Lo ha detto il leader della Cgil, Susanna Camusso, al termine del confronto con il governo sulle pensioni, aggiungendo che “la Cgil indice per il 2 dicembre la prima mobilitazione che si articolerà sul territorio”. “Non stiamo parlando di 300 milioni di euro ma di 63 milioni”. Questo, secondo le stime della Cgil, il valore del pacchetto previdenza messo in campo dal governo. “Poche migliaia le persone”, secondo Camusso, interessate dall’esclusione dell’aumento dell’età previdenziale nel 2019.
La Cisl: giudizio positivo. Sul tema delle pensioni “la Cisl ritiene che il percorso che oggi ci ha prospettato il governo e la sintesi che ha fatto del lavoro svolto da tanti mesi sia assolutamente positiva e diamo un giudizio positivo del percorso e del lavoro fatto”. Lo ha detto il leader della Cisl, Anna Maria Furlan, al termine del confronto con il governo.
Barbagallo: aperta una breccia nella legge Fornero. “Il lavoro che abbiamo svolto rappresenta il massimo possibile per le condizioni economiche date. La cosa piu’ importante e’ che abbiamo aperto una breccia nella legge Fornero, avendo finalmente chiesto ed ottenuto di istituire due commissioni per avere una valutazione scientifica delle categorie lavorative del nostro Paese”. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, durante la conferenza stampa al termine del tavolo politico sulle pensioni tra Governo e sindacati a palazzo Chigi.
ItaliaOggi