Ironia della sorte, il funzionario che ha firmato la nota che sta creando panico e dubbi sul fatto se si possono portare i nostri amici a quattrozampe a fare la spesa con noi anche al supermercato, si chiama Pietro Noe’. Stavolta il nome biblico invece che far salire gli animali nell’arca per salvarli, li terrebbe fuori dagli esercizi commerciali con questi poco amorevoli termini: “rappresentando una possibile fonte di contaminazione”.
Anni di campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono degli animali, chiarimenti di direttive europee (*), leggi regionali, regolamenti comunali, negozi pet friendly un po’ per amore e un po’ per accattivarsi fette di clientela, fatte fuori da una scarna nota del dr. Noe’ del Dirigente dell’Ufficio d’igiene degli alimenti?
Forse occorrerebbe chiarire “politicamente” la nota da parte del ministero e assumersi la responsabilita’ della scelta. Lasciare fuori dai negozi i cani vuol dire far fuori anni di buona convivenza.
Ne vale la pena, ministro Lorenzin?
Qui la “precisazione” del ministero: http://www.aduc.it/generale/files/image/2017/aprile/animalinegozio.pdf