I contribuenti dovranno inserire le spese relative all’istruzione dei figli e alle palestre. Debutta il modello Redditi, che ha preso il posto dell’Unico: potrà essere utilizzato da chi ha la partita Iva, o da chi ha solo redditi da locazione e nessun sostituto d’imposta. Entra nel vivo la precompilata. E’ ora accessibile il sito dell’Agenzia delle entrate per verificare la propria dichiarazione. E’ possibile quindi visualizzare e stampare il modello che si intende utilizzare, 730 o Redditi, con le relative note allegate che contengono l’indice dei dati utilizzati dall’Agenzia per compilare la dichiarazione e la lista di eventuali voci non valorizzate, ad esempio crediti d’imposta da confermare. La dichiarazione sarà modificabile a partire dal 2 maggio. C’è, quindi, tutto il tempo per eventuali verifiche e per ottenere i chiarimenti dall’Agenzia in caso di dubbio.
Dati presenti e voci da inserire. Una buona notizia, rispetto allo scorso anno, riguarda gli immobili: tutti i dati catastali risultano infatti inseriti, così come dati relativi ai contratti di locazione. Sul fronte delle spese compaiono le rate di mutuo pagate, ma anche le rate per le detrazioni per ristrutturazione e risparmio energetico riferire agli anni scorsi, e non solo quelle effettuate nel 2016 Una complicazione in meno per chi deve comunque integrare il modello, avendo figli a carico. Sono infatti del tutto mancanti le spese relativa all’istruzione dei figli e alle palestre. Scuole e palestre, infatti, non sono tra i soggetti tenuti all’invio dei dati all’Agenzia delle entrate. Peraltro da quest’anno le spese per la scuola sono detraibili ad ampio raggio: dalle mense, alle gite scolastiche ai corsi d’inglese e teatro proposti dalle scuole, anche se non obbligatori. Presenti, invece, le spese universitarie.
Modello Redditi per chi non può compilare il 730. Possibile anche presentare la dichiarazione dei redditi attraverso la stessa applicazione web, compilando un modello senza alcun dato precompilato, ad eccezione di quelli anagrafici, o utilizzare il nuovo modello Redditi che ha preso il posto di Unico, e che si trova in versione precompilata anche per chi ha la partita Iva. Al via anche la possibilità di presentare Redditi da parte degli eredi. In questo caso, però, occorrerà attendere ancora due settimane: solo dal 2 maggio, infatti, gli eredi, dopo aver effettuato l’accesso all’applicazione con le proprie credenziali potranno indicare il codice fiscale della persona deceduta per la quale intendono presentare la dichiarazione. L’Agenzia metterà a disposizione dell’erede un modello Redditi senza alcun dato precompilato, a eccezione dei suoi dati anagrafici e di quelli della persona deceduta, in modo che si possa inviare, dopo averlo compilato, direttamente tramite l’applicazione web. Infine quest’anno è anche possibile consultare e, se necessario, correggere la dichiarazione precompilata 2016, purché sia stata inviata tramite l’applicazione web.
Per indicazioni e chiarimenti. Chi ha dubbi potrà per prima cosa verificare le indicazioni presenti sul sito dedicato https://infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it. Se invece c’è la necessità di un’assistenza personalizzata è disponibile il call center telefonico: 848.800.444 da rete fissa, 06 966.689.07 da cellulare e +39 06.966.689.33 per chi chiama dall’estero, operativo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 17 e il sabato dalle ore 9 alle ore 13. Per le informazioni sintetiche che non prevedono risposte articolate, è possibile mandare un sms al numero 320.430.84.44. Infine, è possibile prenotare un appuntamento in ufficio, anche tramite il sito dell’Agenzia.
Accesso e invio della dichiarazione. Per accedere alla propria dichiarazione precompilata occorre utilizzare e credenziali dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, con il Pin rilasciato dell’Inps, tramite il Sistema pubblico per l’identità digitale (SPID) e con le credenziali di tipo dispositivo rilasciate dal Sistema Informativo di gestione e amministrazione del personale della pubblica amministrazione (NoiPA), la Carta Nazionale dei Servizi. L’invio della dichiarazione sarà possibile dal 2 maggio al 24 luglio.
La Repubblica