Il direttore vara il sito rivisitato e col paywall. Restyling per l’app mobile e più format carta-web. Fontana: puntiamo sulla qualità per creare un club di lettori
Non c’è solo il nuovo sito web e il sistema di contenuti a pagamenti nel futuro del Corriere della Sera. Da domani, drugstore www.corriere.it debutta con una nuova veste grafica e farà pagare la lettura dei suoi articoli, dal 21° al mese in poi su ogni piattaforma digitale, ma già a fine febbraio verrà lanciata anche la nuova applicazione per mobile, ulteriormente ottimizzata e soprattutto con la possibilità per ogni lettore di farsi un palinsesto personalizzato di attualità. Dopo ancora nascerà un’applicazione su misura per l’archivio storico del giornale, per la prima volta interamente disponibile con i suoi quasi 8 milioni di articoli dal 1876 a oggi. Una volta portate a regime tutte queste novità, il quotidiano edito da Rcs Mediagroup si dedicherà a creare prodotti ad hoc per pubblici specifici, in particolar modo studenti e giovanissimi. Il piano triennale del gruppo editoriale milanese prevede di raddoppiare il numero di lettori digitali a pagamento al massimo per la fine del 2018. Nell’attesa, il Corriere della Sera varerà domani la nuova homepage suddivisa in tre colonne riservate, partendo da sinistra, a inchieste e reportage, poi all’attualità e, sulla destra, a editoriali e commenti. La politica internazionale con Schengen e i problemi dell’immigrazione, lo stato di salute delle banche italiane e il dibattito sulle unioni civili sono i temi con cui la testata sta valutando di inaugurare mercoledì la nuova sezione sugli approfondimenti. Del resto, l’obiettivo è «lavorare meglio sull’attualità e i retroscena per rappresentare bene le parti che si confrontano e far comprendere ai lettori i meccanismi interni di ogni fenomeno», spiega a ItaliaOggi il direttore Luciano Fontana. «Oggi vogliamo allargare l’offerta editoriale e la nostra audience, incentivandone la frequenza di lettura, la costanza e la voglia di tenersi aggiornati. Insomma creiamo il nostro club di lettori». Per le tasche del lettore, la nuova proposta commerciale parte da un pacchetto che costa 9,99 euro e permette di accedere a tutti i contenuti del sito (desktop e mobile), all’archivio e ad alcuni contenuti speciali. Viene poi confermata l’offerta per l’edizione digitale su pc, tablet o smartphone a 19,99 che comprende quotidiano, edizioni locali, inserti, supplementi e altre testate del sistema Corsera. Ma arrivando a 24,99 euro si ha a disposizione l’intero mondo Corsera con l’accesso al Corriere.it, all’archivio storico, a tutti i contenuti speciali (come la newsletter mattutina PrimaOra e la rassegna stampa), a una copia cartacea la domenica di Corsera e Lettura e infine all’edizione digitale. Sia l’offerta a 9,99 euro sia quella a 24,99 offrono il primo mese a 0,99 euro (indipendentemente da quando si attiva l’abbonamento). Chi non vuole sottoscrivere nessuna forma di abbonamento potrà comunque leggere l’homepage di Corriere.it con aggiornamenti e video, oltre alle homepage
delle singole sezioni.
Domanda. Direttore, quanti lettori vi aspettate che si abbonino per leggere più di 20 articoli al mese, se alcune stime parlano di 12 articoli cliccati in media dai lettori italiani?
Risposta. La forte maggioranza dei lettori legge meno di 20 articoli, ma i risultati si devono attendere nel lungo periodo. Prima è fondamentale che il lettore diventi consapevole di pagare per una soglia di qualità più alta. Il New York Times, per esempio, ci ha messo anni prima di consolidare il sistema di pagamento.
D. Ma il New York Times, che da tempo ha introdotto un sistema di paywall simile, fa pagare gli articoli già dopo il 10° consultato al mese…
R. È vero ma il New York Times ha iniziato facendo pagare solo dopo il 20° al mese. Il nostro è un modello di partenza, si sperimenta. Verificheremo strada facendo come rispondono i lettori.
D. Quindi non escludete di abbassare l’asticella degli articoli gratuiti?
R. Per ora non ci sono cambi di asticelle in vista. Vedremo qual è la risposta del pubblico e valuteremo se adeguare il limite di accesso gratuito. Ma non succederà di sicuro a breve. Adesso il focus del Corriere della Sera è sul cambiamento qualitativo, oltre che riorganizzativo per la redazione.
D. Come attirerete i lettori? Ci sono format in fase di lancio?
R. Diciamo più che altro che seguiremo strade differenti. Metteremo a confronto opinioni diverse per spiegare un evento da ogni punto di vista ma ci affideremo anche ai numeri col cosiddetto data journalism e i grafici interattivi. Poi vorrei spiegare concretamente le ricadute di alcuni fenomeni, per esempio far vedere come incide quotidianamente il cambiamento climatico in alcuni luoghi. Ma ci sono anche le videoinchieste che hanno già registrato un buon riscontro di pubblico. E con Corriere Live aumenteremo le interviste e le dirette. Ci sono poi inchieste come quella sullo stato del patrimonio culturale italiano, condotta da Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, che sono miniere indescrivibili di contenuti declinabili su più piattaforme. Infine, però, voglio che continuino ad avere spazio sul giornale le notizie positive, perché le eccellenze del territorio vanno raccontate.
D. Ma ha parlato anche di nuovi lettori? Dove li andrete a prendere? I giovani sono sfuggenti…
R. Per i Millenials (i nati dagli anni 80 ai primi anni del Duemila, ndr) pensiamo a prodotti mobile ad hoc, perché sul mobile si sposta l’audience generale e perché in Italia gli smartphone sono molto diffusi. Il mobile diventa la nostra piattaforma di elezione, che già da domani andrà online con una nuova veste grafica. Per le news su smartphone, tablet e social, abbiamo costituito un team di dieci redattori. È vero comunque che i giovani sono un pubblico di difficile penetrazione: leggono tanto ma con tempi e modalità diversi. Ma quando si parla di loro si pensa subito alle notizie sui cellulari e non, per esempio, all’informazione locale che è un altro loro interesse.
D. E voi volete puntare anche su blog e informazioni di servizio locale…
R. Sì, anche se è un progetto ancora in divenire. Per i giovani e gli studenti arriveranno formule di abbonamento particolari. Più in generale la tendenza sarà di offrire per tutti i segmenti di lettori pacchetti modulabili, potendo scegliere autonomamente come comporre le proprie piattaforme d’informazione. Mentre parlando sempre di target specifici, ma dal punto di vista dei contenuti, ci muoveremo avendo in mente solo pubblici ben definiti e progetti economicamente sostenibili.
D. Fra tutte queste iniziative, il prossimo 5 marzo il Corsera compie i suoi primi 140 anni…
R. Inizieremo il 5 marzo e continueremo per tutto l’anno. Stiamo studiando l’avvio di eventi pubblici, esposizioni, numeri speciali e nuovi prodotti cartacei.
D. Prodotti cartacei temporanei in occasione dell’anniversario?
R. No, prodotti cartacei che potrebbero proseguire oltre l’anno di festeggiamenti…
di Marco A. Capisani “Italia Oggi”