La Costa d’Avorio si conferma un partner strategico cruciale per Eni. Giorni fa, il Presidente della Repubblica ivoriana, Alassane Ouattara, ha incontrato l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, per fare il punto sui numerosi progetti energetici e di sostenibilità che l’azienda italiana sta portando avanti nel Paese, esplorando al contempo nuove opportunità di collaborazione per il futuro.
Il Gas: Pilastro della Sicurezza Energetica Ivoriana
Al centro del colloquio è emerso il ruolo strategico del gas nell’assicurare l’accesso all’energia per la Costa d’Avorio. Il progetto Baleine, in particolare, si sta rivelando un pilastro fondamentale. Attualmente, la sua produzione complessiva tra la Fase 1 e la Fase 2 supera i 62.000 barili di petrolio e oltre 75 milioni di piedi cubi di gas al giorno. Con l’avvio della Fase 3, questi numeri sono destinati a crescere ulteriormente, raggiungendo i 150.000 barili di petrolio e i 200 milioni di piedi cubi di gas al giorno.
Un aspetto cruciale è che il 100% del gas prodotto dal progetto Baleine è destinato al mercato domestico della Costa d’Avorio. Questa scelta supporta in modo significativo la sicurezza energetica del Paese e stimola la crescita industriale nazionale, garantendo una continuità significativa nel tempo, con un plateau produttivo stimato in circa 12 anni.
Questa intera filiera del gas contribuisce a un accesso affidabile, sostenibile e pulito all’energia, riducendo la dipendenza dalle importazioni e rafforzando l’autonomia energetica ivoriana. Il progetto Baleine si distingue come un modello di eccellenza nello scenario africano, essendo il primo sviluppo upstream a zero emissioni nette nel continente, inserendosi perfettamente in un più ampio quadro di sviluppo sostenibile e transizione energetica.
Nuove Scoperte e Investimenti a Lungo Termine
L’incontro ha anche evidenziato l’importanza della scoperta Calao, effettuata a marzo 2024. Questa scoperta ha confermato il potenziale del bacino offshore ivoriano e, una volta sviluppata, potrà aumentare la produzione di gas fino a 500 milioni di piedi cubi al giorno, consolidando la posizione della Costa d’Avorio come paese esportatore di energia nella regione.
La volontà di Eni di continuare a investire nel Paese con un approccio di lungo termine è stata ribadita dalla firma di quattro nuovi contratti esplorativi a novembre 2024, un segnale chiaro dell’importanza strategica dell’area per l’azienda.
Sostenibilità Oltre l’Energia: Bioraffinazione e Decarbonizzazione
Il colloquio ha spaziato anche su temi legati allo sviluppo sostenibile, in particolare la promozione di filiere locali per la produzione di materie prime agricole sostenibili destinate alla bioraffinazione. Di recente, Eni ha già esportato il primo carico di olio di Hevea verso le bioraffinerie Enilive, e a maggio ha siglato un Memorandum d’Intesa con il Ministero dell’Agricoltura per favorire la crescita di una solida catena di approvvigionamento nel settore. L’obiettivo è valorizzare il potenziale dei residui di Hevea in un’ottica di economia circolare.
Eni sta inoltre portando avanti importanti progressi nei suoi progetti di decarbonizzazione. Il progetto Clean Cooking ha già raggiunto oltre 700.000 persone in condizioni di vulnerabilità, con l’ambizioso obiettivo di toccare 2,5 milioni entro il 2030. A ciò si aggiunge l’iniziativa di protezione e restaurazione di 14 foreste classificate del Paese, che porterà benefici diretti a più di 300.000 cittadini.
Eni, presente in Costa d’Avorio dal 2015, ha realizzato le due maggiori scoperte nel Paese (Baleine e Calao) e continua il suo impegno nella produzione di energia e nello sviluppo sostenibile, con progetti che spaziano dall’istruzione e formazione alla sanità e alla diversificazione economica.