Nelle pieghe di un tempo che sembra non concedere tregua, dove il mutamento si erge come unica costante, Alessandro Benetton si affaccia nuovamente sulla scena letteraria con Mai fermi. Otto punti fissi per la tua traiettoria (Mondadori). Questo nuovo lavoro si annuncia come l’eco di una nuova chiamata. È un titolo che, racchiude una verità universale: la stabilità come figlia del movimento, la crescita come sorella dell’instabilità.
Incontri con i maestri
Benetton ci guida lungo un sentiero fatto di incontri, non solo fisici ma anche ideali, con otto figure che si fanno specchio e memoria, guida e contrappunto. Andy Warhol, con il suo gesto d’artista capace di trasformare l’ordinario in mitologia; Tadao Andō, maestro di spazi che si fanno silenzio e respiro; Michael Schumacher, il pilota che ha piegato il tempo alla sua volontà. E poi ci sono quelle storie che vivono nei margini, ma che sanno essere altrettanto potenti: Kelly Slater, signore delle onde; Bethany Hamilton, il cui coraggio ha riscritto la trama di una tragedia; Emilie Flöge, musa e visionaria, creatrice di bellezza in un’epoca che ancora non sapeva riconoscerla. Ed è qui che l’ordito delle esistenze si fa prezioso. Ogni vita, ogni sussurro di storia, non è che una tessera splendente nel mosaico che Benetton ci porge, invitandoci a comporlo con l’alterità del nostro sguardo. Non c’è eco da replicare, bensì un’essenza da assorbire, goccia a goccia. Non una traccia da seguire pedissequamente (come un copista di fronte a un manoscritto), ma un’epifania latente cui estrarre la scintilla che accenderà i nostri recessi più segreti.
“Mi auguro che il loro magic touch possa ispirare anche voi”
È, in verità, un invito sublime a scrutare nell’anima dell’altro, non per trovarvi un riflesso speculare, ma per scoprire, in quel volto estraneo, una particella segreta e inattesa di noi stessi. Non è un Pantheon. Non è un’acclamazione di figure irraggiungibili. “In queste pagine leggerete alcuni spunti che per me sono stati preziosi – scrive Benetton. – Li ho appresi da uomini e donne che ho l’onore di chiamare maestri. Consapevolmente o meno, queste persone mi hanno aiutato a forgiare la mia visione, ad affilarla, permettendomi di arrivare dove sono ora. Mi auguro che il loro magic touch possa ispirare anche voi”. Mai fermi, dunque: come un faro nell’incerto mare del cambiamento che guida chi osa guardare avanti senza tremito. Non promette sentieri agevoli, non consola; offre invece la sua ombra complice, la sua incrollabile presenza per orientare chi vorrà farsi artefice del proprio domani, tra le ansie della luce e i misteri dell’ombra. Il libro disponibile in libreria, dal 17 giugno.