Eccoci qui, in un altro angolo della nostra meravigliosa Italia, la Lombardia, che non smette mai di sorprenderci. Oggi siete virtualmente a Borgo Virgilio, un comune che, come spesso accade nella nostra penisola, ha una storia tutta sua, fatta di unioni e omaggi illustri. Immaginate un luogo nato “recentemente”, nel 2014, dalla fusione di due anime preesistenti: Borgoforte e Virgilio. Un matrimonio civico, se vogliamo, che ha dato vita a un comune esteso per circa 70 chilometri quadrati, con una popolazione di circa 15.000 abitanti, che vive a un’altitudine media di appena 21 metri sul livello del mare. Non è un caso che il nome di questo borgo sia un tributo al sommo poeta latino Publio Virgilio Marone, nato, si narra, nell’antica Andes, oggi identificata con la frazione di Pietole. Una connessione, questa, che conferisce a Borgo Virgilio un’aura di prestigio culturale che non guasta mai, un filo rosso che lo lega indissolubilmente alla storia della letteratura. La storia di questo lembo di terra affonda le sue radici molto più in là del 2014. Si parla di insediamenti risalenti al Neolitico e all’età del Bronzo, e poi il periodo romano, quando la zona di Andes brillava per importanza. Nel Medioevo, Borgoforte divenne un punto strategico cruciale per la difesa di Mantova, tanto che vi furono erette fortificazioni imponenti come il Forte Centrale. E Virgilio, l’ex comune, prima si chiamava “Quattroville” e solo nel 1884 decise di rendere omaggio al suo illustre cittadino. Insomma, un passato denso di storia importante. Nonostante le sue dimensioni, Borgo Virgilio è un piccolo scrigno di attrazioni. Il Parco Museo Virgilio, a Pietole, è il cuore pulsante di questa eredità. Qui troverete il Forte napoleonico del 1808 e un’area espositiva che vi racconterà la storia del borgo, con reperti romani che vi faranno pensare a quanti passi si siano già mossi su quella stessa terra. E poi, naturalmente, una sezione dedicata a Virgilio. Il tutto immerso nel Parco del Mincio, dove potrete passeggiare tra sentieri naturali, boschi e campi, godendovi un panorama che vi metterà in pace con il mondo.
Potevamo dimenticare il consueto spazio per le scorribande gastronomiche? Qui, cari amici, siamo nel regno della tradizione gastronomica mantovana, e i piatti non scherzano mica. Pensate ai tortelli di zucca, una poesia in pasta, al risotto alla pilota, che vi farà sentire a casa, e al cotechino, una gioia per il palato. Il tutto, ovviamente, annaffiato da un buon Lambrusco Mantovano. Ma non finisce qui: salumi tipici, formaggi che vi faranno venire l’acquolina e la regina dei dolci, la sbrisolona. Le trattorie e gli agriturismi del luogo sono lì apposta per farvi assaporare queste meraviglie. Sempre a Pietole, non potete non fare un salto al Monumento a Virgilio, inaugurato nel lontano 1884 con la presenza del grande poeta Giosuè Carducci. Un’opera che celebra il legame indissolubile tra questo territorio e l’autore dell’Eneide. Poco più in là, c’è la Corte Virgiliana, conosciuta anche come “Le Romane”. Questa villa rurale cinquecentesca è una testimonianza di come si viveva in campagna un tempo, circondata da un paesaggio che definire idilliaco è poco. Per gli amanti della storia militare, il Forte Centrale di Borgoforte è un must. Una fortificazione austriaca del XIX secolo, costruita per proteggere Mantova. Non è completamente restaurato, ma offre un vero e proprio viaggio nel tempo, un’occasione per immaginare la vita militare di un’epoca che fu. Arrivare a Borgo Virgilio è un gioco da ragazzi, sia in auto che con i mezzi pubblici. Se venite da Mantova, è ben collegato grazie al casello autostradale di Mantova Sud. E se preferite l’autobus, ci sono linee che collegano Mantova alle frazioni principali del comune. Il periodo migliore per una visita? La primavera o l’autunno, quando il clima è mite e il paesaggio si mostra in tutta la sua bellezza. Ogni stagione ha il suo fascino, e Borgo Virgilio saprà regalarvi sorprese in ogni momento dell’anno.