
Nel nostro Paese si osserva un aumento delle donazioni: nel 2024, secondo i Dati statistici notarili, “il numero totale di donazioni riguardanti beni mobili è stato di 47.085, con un incremento dell’1,7% rispetto al 2023, quando si era attestato a 46.289”. Tuttavia, le donazioni immobiliari hanno registrato i risultati migliori: “sono state 217.749, con un aumento del 6,8%” rispetto all’anno precedente, in cui erano 203.888.
Il Rapporto elaborato dal Consiglio Nazionale del Notariato sottolinea che “i dati sono raccolti e analizzati in base all’attività di tutti gli studi notarili sul territorio nazionale e devono essere considerati reali, poiché rappresentano le transazioni effettive effettuate in Italia durante il 2024″.
Dal punto di vista economico-giuridico, si ricorda che “le donazioni sono considerate un’anticipazione sulla futura successione. Per questo motivo, esse costituiscono uno strumento valido per gestire il passaggio generazionale di patrimonio, che può includere denaro, aziende e immobili”.
Le cessioni di abitazioni o fabbricati in generale (come capannoni e negozi) rappresentano “il 56,45% del totale, con un incremento rispetto al 2023, quando erano il 55,81%”. Riguardo alle donazioni della nuda proprietà dei fabbricati, il numero rimane “identico rispetto all’anno precedente, costituendo il 16,64% del totale”, mentre il valore delle donazioni di terreni agricoli si presenta quasi invariato (13,25% nel 2024 contro il 13,72% nel 2023).
I notai, infine, evidenziano che “da un punto di vista geografico, lo strumento delle donazioni immobiliari è utilizzato più frequentemente nel Sud e nelle isole, dove complessivamente viene stipulato il 48,82% degli atti”.”.