(di Katherine Puce) L’attenzione è sempre alta sul settore auto motive, ma c’è anche un altro settore mobilità che merita uno sguardo, ovvero le bici. Da sempre simbolo di semplicità e tradizione, oggi sta vivendo una rivoluzione silenziosa. Non è più soltanto un mezzo del passato, ma si sta affermando come uno strumento sempre più innovativo, grazie all’integrazione di tecnologie avanzate che ne ampliano le potenzialità e ne ridefiniscono il ruolo nel contesto della mobilità sostenibile.
Le biciclette a idrogeno: una nuova frontiera
Un esempio concreto di questa evoluzione sono le biciclette a idrogeno, una possibile alternativa alle e-bike tradizionali. Abbandonano le batterie al litio e si affidano a un sistema a celle a combustibile, capace di generare elettricità trasformando idrogeno e ossigeno in energia, senza emissioni inquinanti né combustione.
In uno scenario in continua evoluzione, la bicicletta si conferma uno dei simboli più promettenti della mobilità del futuro, capace di rinnovarsi senza rinunciare alla sua essenza. Anche un mezzo semplice e tradizionale può essere completamente ripensato grazie alla tecnologia, come dimostrano le biciclette ibride. Questi modelli uniscono la pedalata classica a un motore elettrico alimentato da una batteria ricaricabile, che entra in funzione nei momenti di maggiore sforzo, ad esempio in salita o durante percorsi prolungati.
La tecnologia rende la bicicletta più accessibile e adatta a un pubblico più ampio, rendendola così una valida alternativa all’auto per gli spostamenti quotidiani. Parallelamente vengono introdotti sensori, sistemi di connettività, batterie leggere e motori performanti rappresenta un passo decisivo in avanti.
Una resistenza a due ruote per il settore
Nelle ultime settimane se ne parla sempre di più, soprattutto nell’ottica dello sviluppo green e di un contributo sempre più accessibile per l’ambiente.
Ma, nonostante le novità, i dati con cui il 2024 si è concluso hanno mostrato una perdita per il settore. Dall’analisi di mercato diffusa da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), poco più di 1,3 milioni di biciclette vendute in Italia, registrando una contrazione dello 0,7% rispetto al 2023. In discesa, ma stabile rispetto alle perdite ben più importanti che aveva registrato l’anno precedente.
Il nodo su sicurezza e infrastrutture
Infatti, se sempre più si riconosce il merito della tecnologia nell’innovazione delle bici, tuttavia sicurezza e infrastrutture restano i principali ostacoli. Nonostante i segnali di ripresa, molti cittadini rinunciano all’acquisto di una bicicletta per timore di incidenti e mancanza di percorsi protetti. La carenza di infrastrutture ciclabili adeguate e di misure per la sicurezza stradale continua a frenare la diffusione della mobilità su due ruote. È dunque forse arrivato il momento di riconoscere questo potenziale e sostenere attivamente lo sviluppo di soluzioni capaci di innovare davvero il modo in cui ci muoviamo.