(di Katherine Puce) In un panorama globale sempre più orientato alla sostenibilità ambientale, i bus ibridi stanno conquistando un ruolo centrale come soluzione di transizione verso una mobilità completamente a emissioni zero. Da diversi anni, questi veicoli rappresentano un’alternativa concreta per ridurre l’impatto ambientale del trasporto pubblico, in particolare nei contesti urbani ad alta densità di traffico.
Nati negli anni ’90 con le prime sperimentazioni in Stati Uniti e Giappone, gli autobus ibridi iniziarono a prendere piede nel trasporto pubblico con l’introduzione nel 2001 a New York di uno dei primi modelli diesel-elettrici a opera di Orion Bus Industries. Qualche anno dopo, nel 2006, anche Londra fece un importante passo in avanti adottando i propri bus ibridi nella flotta cittadina.
Plug-in, gas naturale e idrogeno
Oggi i bus ibridi si presentano in diverse configurazioni tecnologiche, ciascuna pensata per rispondere in modo specifico alle esigenze di efficienza energetica e sostenibilità. Tra le soluzioni ancora molto diffuse ci sono i diesel-elettrici, apprezzati per l’equilibrio che offrono tra prestazioni operative e riduzione del consumo di carburante. A questi si affiancano i modelli gas naturale-elettrici, riconosciuti per il loro contributo alla diminuzione delle emissioni inquinanti, in particolare quelle di particolato e anidride carbonica. Sempre più rilevanti nel panorama urbano sono poi gli ibridi plug-in, che combinano la propulsione termica con batterie ricaricabili da rete elettrica, garantendo così una maggiore autonomia in modalità completamente elettrica. Infine, una delle evoluzioni più recenti e promettenti è rappresentata dai bus ibridi a idrogeno, che utilizzano celle a combustibile per generare energia elettrica direttamente a bordo.
Ferrara protagonista
È proprio Ferrara a distinguersi oggi nel panorama nazionale con uno dei primi progetti concreti di mobilità urbana a idrogeno in Italia. In questi giorni, la città ha accolto il primo carico di idrogeno destinato a una flotta di 12 autobus ibridi, che entreranno in funzione entro l’estate 2025. Questo passaggio tecnico rappresenta una tappa decisiva nella messa a punto della nuova stazione di rifornimento in via Trenti, pronta a sostituire l’azoto finora utilizzato per i collaudi preliminari.
Il progetto, nato nel 2022 e sviluppato dal Comune in sinergia con TPER (Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna), è sostenuto da un investimento di circa 7 milioni di euro provenienti dal PNRR. Le risorse non finanziano solo l’acquisto dei mezzi a celle a combustibile, ma anche la costruzione di infrastrutture dedicate: officine per la manutenzione, stazioni di rifornimento, impianti di ricarica, oltre all’acquisizione di carri bombolai per il trasporto dell’idrogeno.
Parallelamente, è previsto anche l’inserimento in flotta di otto bus elettrici del tipo “Opportunity”, per un investimento complessivo che supera i 16 milioni di euro. L’intero programma rientra nel Piano strategico nazionale per la mobilità sostenibile, e punta a fare di Ferrara un modello virtuoso di transizione energetica urbana.
La spinta sull’idrogeno
Il Sindaco Alan Fabbri ha ricordato come l’amministrazione abbia colto già due anni fa l’opportunità offerta dal PNRR per dare nuovo slancio alla svolta green avviata nel 2019, rafforzando così un percorso di transizione ecologica già intrapreso con interventi di forestazione urbana e la riqualificazione sostenibile di spazi come piazza Cortevecchia e la nuova Darsena. Anche Andrea Bottazzi, dirigente di TPER, il progetto sta procedendo in anticipo rispetto ai tempi previsti, e segue l’obiettivo di completare l’intera flotta e le infrastrutture collegate entro giugno 2026, come previsto dal cronoprogramma del PNRR.
Oltre l’infrastruttura
Il progetto dei bus a idrogeno a Ferrara non è soltanto un investimento in nuove infrastrutture, ma l’emblema di una rivoluzione culturale nel modo di intendere la mobilità urbana. Non un punto di arrivo, quindi, ma un modello replicabile, una visione proiettata nel futuro che può ispirare molte altre realtà pronte a raccogliere la sfida della sostenibilità.