Una lunga, silenziosa e composta scia di fedeli e cittadini ha attraversato la notte di Roma per rendere un sentito omaggio a Papa Francesco. In seguito alla scomparsa del Pontefice, la Basilica di San Pietro ha eccezionalmente prolungato i suoi orari di apertura, un gesto necessario per accogliere l’enorme afflusso di persone desiderose di un ultimo saluto.
L’Omaggio Continuo Nella Basilica
La testata Vatican News ha riferito stamane che la Basilica è rimasta aperta oltre la mezzanotte, confermando una veglia di preghiera e affetto popolare. Più di 20mila persone, secondo le prime stime, si sono incolonnate fin dalle prime ore per poter accedere. I media vaticani hanno poi precisato che le porte di San Pietro sono rimaste aperte fino alle 5.30 di questa mattina, permettendo così a decine di migliaia di persone di sfilare davanti alla salma del Pontefice. L’accesso è potuto riprendere, come da programma, alle 7, dopo appena un’ora e mezza di chiusura, a testimonianza della straordinaria partecipazione.
I dati forniti da fonti citate dai media vaticani offrono una dimensione più completa dell’affluenza. Dalle 11 di ieri mattina alle 8.30 di questa mattina, sono state circa 48.600 le persone che hanno reso omaggio al Papa. Stando a queste stime, la sola fascia oraria notturna, dalla mezzanotte alle 5.30, ha visto la partecipazione di circa 13mila persone, un numero significativo che evidenzia la profondità del legame tra il Pontefice e i fedeli, disposti ad affrontare lunghe attese anche nelle ore più tarde. Le immagini di Piazza San Pietro affollata, diffuse sui social network dai media vaticani, hanno immortalato questi momenti di cordoglio collettivo.
Il Ricordo Speciale della ASL Roma 2: Gli Incontri con i ‘Fragili’
In questo clima di dolore e memoria, si unisce al cordoglio una voce particolare: quella della ASL Roma 2, la più grande d’Italia. Attraverso un comunicato, l’azienda sanitaria esprime la sua vicinanza alla comunità cristiana e civile, scegliendo di ricordare il Papa attraverso due momenti straordinari di incontro con i più fragili: i giovani con disturbi della salute mentale. Il comunicato sottolinea come Papa Francesco “non ha mai avuto timore di incontrare chi vive ai margini, chi è spesso dimenticato o invisibile agli occhi del mondo. Tra i segni più intensi e autentici del suo pontificato ci sono proprio questi gesti semplici e profondamente umani, che restano scolpiti nella memoria di chi li ha vissuti“.
La Visita a Sorpresa al Laurentino 38
Il comunicato della ASL Roma 2 rievoca in particolare due episodi. Il primo risale al 7 dicembre 2018. In risposta a una lettera inviata da alcuni giovani ospiti della Comunità “Il Ponte e l’Albero“, situata nel quartiere Laurentino 38, il Papa decise di rispondere con una presenza inattesa. Si presentò di persona, senza preavviso, per ascoltare le loro storie, le loro fatiche e le loro speranze. Si trattenne con loro, conversando e facendosi prossimo. Con quella semplicità che lo ha sempre contraddistinto, prese il cellulare di un ragazzo e parlò con i suoi genitori, cogliendoli di sorpresa dall’altra parte della linea. Prima di congedarsi, lasciò un dono speciale: un enorme panettone da 10 kg, segno concreto di festa e condivisione.
L’Udienza per ‘La Fabbrica dei Sogni’ e L’Omaggio a Basaglia
Il secondo incontro, più recente e altrettanto denso di significato, è avvenuto il 9 ottobre 2024, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale. Il Pontefice ricevette in udienza una delegazione del Centro Diurno “La Fabbrica dei Sogni“, accompagnata dal Direttore Generale della Asl Roma 2, Francesco Amato. In quell’occasione, gli utenti offrirono al Papa un mosaico da loro realizzato, raffigurante Franco Basaglia, il grande psichiatra italiano noto per la rivoluzione che portò alla chiusura dei manicomi. Il gesto del Papa che accarezza il volto di Basaglia raffigurato nel mosaico viene descritto nel comunicato come “un istante carico di spiritualità, di storia, di futuro. Un momento in cui si sono intrecciati dignità, memoria e speranza. Un abbraccio ideale tra la Chiesa e chi lotta ogni giorno per la cittadinanza piena delle persone con sofferenze psichiche“.
Il Valore Rivoluzionario della Tenerezza
Per coloro che lavorano quotidianamente con e per queste persone – operatori, familiari e volontari – quei due incontri non sono stati semplici eventi straordinari. Sono stati, prosegue il comunicato, “la conferma che l’inclusione è possibile, che l’ascolto è rivoluzione, che la tenerezza è forza trasformativa e comunicativa. Papa Francesco ha guardato negli occhi chi troppo spesso non viene guardato. E lo ha fatto da pastore, da padre, da uomo“. La ASL Roma 2 conclude ringraziando il Santo Padre “per aver creduto nella forza della fragilità, per aver dato voce a chi voce spesso non ha per aver dimostrato che la cura è prima di tutto relazione, un insegnamento che la Asl Roma 2 cerca di attuare giorno dopo giorno nella sofferenza“. Un ricordo che, accanto alla commozione per la sua scomparsa, celebra l’eredità di attenzione e umanità lasciata dal Pontefice verso i più vulnerabili.