Nel corso degli ultimi tre mesi del 2024, il mercato del lavoro italiano ha mostrato segnali di rallentamento. Secondo i dati rilasciati da Eurostat, l’Italia si è posizionata come il secondo paese dell’Unione Europea per la maggiore flessione dell’occupazione, registrando una diminuzione dello 0,4 punti percentuali.
Stabilità del tasso di occupazione a livello europeo
Nel contesto generale dell’UE, il tasso di occupazione per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni è rimasto stabile al 75,9%, senza variazioni rispetto al trimestre precedente dello stesso anno. Questo dato evidenzia una tenuta complessiva del mercato del lavoro europeo, nonostante alcune dinamiche nazionali divergenti.
Andamento contrastante tra i Paesi membri
Oltre all’Italia, anche altri paesi hanno sperimentato una contrazione dell’occupazione. Finlandia e Lettonia hanno registrato la stessa diminuzione dell’Italia, pari a 0,4 punti percentuali. Un calo più marcato si è osservato in Irlanda, dove l’occupazione è diminuita dello 0,6%. Di contro, alcuni Stati membri hanno mostrato una dinamica positiva. Grecia e Lussemburgo hanno registrato un incremento significativo dell’occupazione, pari allo 0,8%. Seguono Lituania, Malta e Slovenia, con un aumento dello 0,5%.
Lieve miglioramento dello “slack” del mercato del lavoro UE
A livello europeo, si registra anche un leggero miglioramento nel tasso di “slack” del mercato del lavoro. Questo indicatore misura il divario tra l’offerta e la domanda di lavoro, includendo non solo i disoccupati ma anche i sottoccupati e le persone scoraggiate. Il dato per l’Unione Europea è sceso al 10,8%, con una diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Questo suggerisce una lieve riduzione della pressione sul mercato del lavoro a livello comunitario, nonostante le performance nazionali differenziate.