Una svolta epocale per il sistema aeroportuale calabrese. La Regione Calabria (nella foto, il presidente Roberto Occhiuto) ha consolidato la sua posizione di azionista di maggioranza in Sacal, la società che gestisce gli aeroporti di Crotone, Lamezia Terme e Reggio Calabria. Con un’operazione di ricapitalizzazione conclusa di recente, la Regione detiene ora circa l’80% delle quote societarie, un cambiamento radicale rispetto a soli tre anni fa, quando i privati detenevano la maggioranza relativa.
Come è avvenuto il cambiamento?
L’operazione è stata resa possibile grazie a un emendamento alla legge di Stabilità regionale, che ha semplificato la procedura per l’esercizio del diritto di opzione. Questo ha permesso alla Regione di utilizzare 75 milioni di euro provenienti dai Fondi di sviluppo e coesione (FSC) per acquisire le quote non sottoscritte dagli altri soci.
Chi sono gli altri azionisti?
Oltre alla Regione, gli altri azionisti di Sacal sono i Comuni di Catanzaro e Lamezia Terme e le Camere di commercio di Cosenza e Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia. La partecipazione dei privati è stata drasticamente ridotta, segnando un nuovo corso per la gestione degli scali aeroportuali calabresi.
Quali sono le implicazioni?
Questo cambiamento di assetto proprietario potrebbe avere un impatto significativo sullo sviluppo del sistema aeroportuale calabrese. La maggiore presenza della Regione nel capitale di Sacal potrebbe tradursi in nuovi investimenti e strategie per migliorare l’efficienza e la competitività degli aeroporti, con potenziali benefici per l’economia e il turismo della regione.
Cosa succederà adesso?
Resta da vedere come la Regione utilizzerà il suo ruolo di azionista di maggioranza per guidare Sacal nei prossimi anni. L’attenzione è ora rivolta alle strategie che verranno adottate per ottimizzare la gestione degli aeroporti e per promuovere la crescita del traffico aereo in Calabria.