
Nel 2024, i prezzi dei carburanti in Italia hanno raggiunto i minimi degli ultimi due anni, consentendo un risparmio complessivo per gli automobilisti di circa 2,7 miliardi di euro rispetto all’anno precedente. Questo significa che ogni famiglia italiana ha speso in media 103 euro in meno per il carburante nel corso dell’anno. Lo ha comunicato l’Unem, l’associazione delle imprese del settore petrolifero, nel suo preconsuntivo petrolifero 2024, presentato a Roma.
I consumi di prodotti petroliferi in Italia sono aumentati dell’1,7% nel 2024, trainati in particolare dalla maggiore domanda di carburanti per la mobilità, che rappresentano il 72% del totale. La crescita dei consumi di benzina, gasolio, GPL, jet fuel e bunker è stata del 3,7%, grazie all’aumento della domanda di trasporti.
A livello mondiale, la domanda di petrolio è cresciuta nel 2024 di circa 1 milione di barili al giorno rispetto al 2023. Tuttavia, questa crescita è stata più contenuta rispetto all’anno precedente, a causa del rallentamento dell’economia cinese. Nonostante ciò, la domanda è stata sostenuta dai Paesi non OCSE, come l’India, dove l’utilizzo di energia continua ad aumentare.
L’offerta di petrolio è rimasta stabile, riuscendo a soddisfare la domanda globale. Gli Stati Uniti si sono confermati come il primo produttore di petrolio al mondo. Il prezzo del greggio è stato stabile, oscillando tra i 70 e gli 80 dollari al barile, nonostante le tensioni internazionali che avrebbero potuto influenzare i mercati.
Nel 2024, gli investimenti nel settore dell’oil&gas sono cresciuti, accompagnati da un aumento degli investimenti nelle energie rinnovabili. Questo dato evidenzia una transizione graduale verso un mix energetico più diversificato, con l’obiettivo di bilanciare le esigenze energetiche attuali con la sostenibilità a lungo termine.