La produzione industriale in Giappone continua a dare segnali di ripresa, registrando un aumento per il secondo mese consecutivo. Secondo il Ministero dell’Economia, a ottobre l’output industriale è salito del 3%, migliorando il già positivo incremento dell’1,6% di settembre, successivamente rivisto al rialzo. Questo dato è stato principalmente sostenuto dalle esportazioni di apparecchiature per la produzione di semiconduttori, un settore strategico e in forte crescita.
Nonostante questo risultato incoraggiante, il clima economico rimane incerto. Tra i 15 settori analizzati nel rapporto governativo, 11 hanno mostrato un miglioramento, tra cui il comparto dei macchinari per i veicoli a motore, mentre 4 settori, come quello dei dispositivi elettronici, hanno segnato un calo.
Le prospettive per i prossimi mesi non sono del tutto rosee. Un sondaggio condotto tra le aziende manifatturiere giapponesi prevede una contrazione della produzione del 2,2% a novembre e un ulteriore calo dello 0,5% a dicembre. A pesare su questa incertezza è la possibilità di un inasprimento delle tariffe commerciali con l’insediamento della nuova amministrazione presidenziale negli Stati Uniti, che potrebbe influenzare il commercio internazionale.
La valutazione complessiva del Ministero rimane invariata rispetto a settembre, confermando che l’economia giapponese si trova in una fase di incertezza. Tuttavia, il recente slancio nella produzione industriale, trainato dall’export tecnologico, dimostra che il settore manifatturiero nipponico ha ancora una forte capacità di adattamento e innovazione.
Riuscirà il Giappone a mantenere questa traiettoria positiva nel lungo termine? Molto dipenderà dalle evoluzioni geopolitiche e dalla capacità delle imprese di fronteggiare le sfide globali.