Oggi, in occasione della Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, l’Italia si ferma per rendere omaggio a coloro che hanno sacrificato la loro vita nell’adempimento del proprio dovere. Un momento di memoria che quest’anno coincide con il ventunesimo anniversario della strage di Nassiriya, il 12 novembre 2003, quando 19 italiani persero la vita in un attentato che ha segnato indelebilmente la storia del nostro Paese. In una data che rimarrà per sempre scolpita nella nostra mente, la premier Giorgia Meloni (nella foto) ha voluto rivolgere un sentito tributo a tutti coloro che, con dedizione e coraggio, sono impegnati a mantenere la pace, spesso nelle situazioni più difficili e pericolose. In un messaggio condiviso sui social, la Meloni ha scritto: “In questo giorno di ricordo e commozione, la nostra riconoscenza va a quanti hanno sacrificato la vita nell’adempimento del proprio dovere, unitamente al ringraziamento di tutto il Governo italiano, mio in primis, alle donne e agli uomini delle Forze Armate che, impegnati anche nelle aree più difficili, operano ogni giorno per la costruzione della pace con dedizione, profondo senso di umanità e amore per la Patria.” L’Italia “non dimentica”, aggiunge Meloni, ed è un impegno concreto: la memoria diventa azione e l’azione diventa responsabilità. Ogni anno, mentre il tempo passa, noi restiamo testimoni di una storia che non può essere né distorta né lasciata scivolare nel dimenticatoio. Ogni 12 novembre, l’Italia celebra un sacrificio che ci appartiene, come una verità che deve continuare a guidarci nel futuro. Per continuare a sancire il senso di appartenenza a un destino comune, la costruzione di un’identità collettiva che parte dal riconoscimento e dalla gratitudine verso chi ha pagato il prezzo più alto.