La domanda su quale sia l’opzione migliore tra un vecchio aereo che emette più anidride carbonica e uno moderno che ne emette meno potrebbe sembrare ovvia, ma un nuovo studio pubblicato su Environmental Research Letters rivela che la questione è più complessa di quanto si pensi.
I moderni aerei commerciali, come l’Airbus A350 e il Boeing 787, volano a quote elevate, circa 12 chilometri, dove l’aria è più rarefatta. Questo permette loro di consumare meno carburante, riducendo le emissioni di carbonio per passeggero. Tuttavia, queste altitudini favoriscono anche la formazione di scie di condensazione, sottili strisce di nubi artificiali create dai gas di scarico degli aerei, che contribuiscono al riscaldamento globale intrappolando calore nell’atmosfera. Queste scie, a quelle altitudini, persistono più a lungo rispetto a quelle create da aerei più vecchi che volano più in basso, attorno agli 11 chilometri, incrementando il loro impatto sul cambiamento climatico.
Sebbene l’effetto riscaldante delle scie di condensazione non sia stato ancora quantificato con precisione, si ritiene che superi quello prodotto dalle emissioni dirette di anidride carbonica. Lo studio, che ha analizzato i dati satellitari di oltre 64.000 scie di condensazione sull’Oceano Atlantico settentrionale, conferma che gli aerei moderni, pur emettendo meno CO₂, contribuiscono maggiormente al riscaldamento globale attraverso queste scie.
Un modo per mitigare questo effetto potrebbe essere la riduzione delle particelle di fuliggine emesse dai motori, che favoriscono la formazione e la persistenza delle scie di condensazione. Lo studio ha inoltre evidenziato il ruolo preoccupante dei jet privati, che, nonostante siano più piccoli e consumino meno carburante, volano a quote elevate e creano scie di condensazione simili a quelle dei grandi aerei commerciali, contribuendo inaspettatamente al riscaldamento globale in modo significativo.
In definitiva, sebbene i moderni aerei riducano le emissioni di carbonio, il loro impatto complessivo sul clima potrebbe essere peggiore rispetto a quello dei vecchi aerei, a causa delle persistenti scie di condensazione che producono.