Non tutti gli esemplari di granchio blu raccolti in questi mesi possono essere venduti: una parte infatti di questi animali, che stanno mettendo in grossa difficoltà le attività del ferrarese, non è adatta e va smaltita. Per questo la Regione ha approvato un nuovo bando, da un milione di euro, rivolto alle imprese titolari di concessioni demaniali per impianti di molluschicoltura: avranno così la possibilità di presentare domande di contributo per le spese sostenute per il trasporto e lo smaltimento del granchio blu non commercializzato. “Un altro milione di euro a disposizione delle imprese della pesca e dell’acquacoltura per lo smaltimento del granchio blu”, sottolinea Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca. Si tratta di un provvedimento messo a bilancio “per garantire ulteriori risorse alle imprese e sostenere la loro redditività, che ha subito un duro colpo soprattutto per quanto riguarda la produzione di vongole nella sacca di Goro e nei canali adduttori di Comacchio. Con questo provvedimento- prosegue l’assessore- riconosceremo contributi per lo smaltimento, che si sommano al milione di euro stanziato nel corso del 2023 come indennizzo per le mancate produzioni. Stiamo cercando di fare tutto il possibile- conclude Mammi- per sostenere le imprese colpite da questo fenomeno: non le lasceremo sole, in attesa dell’attivazione di una strategia di respiro nazionale che chiediamo dall’inizio di quest’emergenza”. Le risorse in campo, come spiega sempre la Regione, equivalgono a 1,50 euro per chilogrammo di prodotto da smaltire. Una cifra in cui forfettariamente sono ricompresi i costi sostenuti per il trasporto, la movimentazione, a terra e in mare, degli esemplari di granchio, gli oneri e i costi sostenuti per lo smaltimento in discarica o in centri di smaltimento autorizzati, nonché i costi amministrativi per la gestione e l’organizzazione delle operazioni di trasporto e smaltimento. Intanto, sono state prorogate fino al 31 luglio 2025 le autorizzazioni per la cattura e vendita del granchio blu, specie molto molto prolifica, che “continua a riprodursi in maniera rapida e incontrollata, impattando pesantemente sull’intero habitat marino e costiero e sulle attività economiche”.