Dormire di più e annullare gli impegni dopo le 20. Sono le priorità che Joe Biden ha indicato, nel meeting con i governatori democratici alla Casa Bianca, per ritrovare lo smalto dopo il disastroso confronto televisivo con Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti, come ricostruiscono New York Times e Cnn, nella giornata di mercoledì ha avuto un meeting con oltre 20 governatori, alcuni presenti alla Casa Bianca e altri collegati.
Nella riunione, il presidente 81enne ha esordito ribadendo l’intenzione di continuare la campagna in vista delle elezioni di novembre: “Non mi ritiro”. In sostanza, la sua presa di posizione ha azzerato ogni possibilità di dibattito e avrebbe creato malumore tra alcuni degli interlocutori.
Secondo le informazioni fornite da 2 persone che hanno partecipato alla riunione, Biden ha fatto riferimento ai lunghi viaggi intercontinentali – in Francia e in Italia – nelle settimane che hanno preceduto il dibattito e li ha collegati alla deludente prestazione fornita contro Trump. Il jet lag, seppur a oltre una settimana dal ritorno a casa, nel briefing di mercoledì è stato citato anche dalla portavoce della Casa Bianca, che ha fatto riferimento anche al raffreddore per spiegare la serata storta nello studio della Cnn.
Il presidente ha spiegato di aver fatto presente al proprio staff che servono più ore di sonno: Biden ha ammesso di aver ‘spinto’ troppo e di non aver ascoltato chi suggeriva di alleggerire l’agenda. Ora, si cambia: il presidente lavorerà meno, riposerà di più e eviterà eventi dopo le 20.
Josh Green, governatore delle Hawaii e medico, ha chiesto a Biden informazioni sulle sue condizioni fisiche. Il presidente ha spiegato di essersi sottoposto ad un check up dopo il confronto televisivo. Risultato: condizioni buone. “È solo il mio cervello”, ha detto, secondo le persone informate sull’incontro. Lo staff si è affrettato a ridimensionare le parole del boss. “Stava chiaramente facendo una battuta e poi ha detto ‘scherzi a parte'”, ha detto Jen O’Malley Dillon, responsabile della campagna di Biden.
Le voci contrarie alla candidatura aumentano
Il quadro per Biden rimane complicato, in vista di un weekend cruciale. Tra i democratici, cominciano ad arrivare prese di posizione pubbliche inequivocabili. “Il presidente ha svolto un enorme servizio per il nostro Paese, ma ora è arrivato il momento di seguire i passi di uno dei nostri padri fondatori, George Washington, e farsi da parte per lasciare emergere nuovi leader nella sfida con Donald Trump”, dice Seth Moulton, democratico del Massachussets che nel 2020 sfidò Biden nelle primarie: è il terzo deputato democratico a chiedere ufficialmente al presidente di rinunciare alla candidatura alla Casa Bianca. “Quando la tua strategia non funziona, raramente la decisione giusta è raddoppiarla, il presidente Biden non può ringiovanire”, aveva già dichiarato Moulton mercoledì scorso, chiedendo al partito di considerare “tutte le possibili alternative”.
“Per quanto io possa amare Joe Biden, negli stati chiave sta avendo difficoltà, dovevamo avere uno slancio dal dibattito, ma non l’abbiamo avuto. E penso che la campagna di Biden sia molto arrogante nella sua risposta”, dice il deputato Scott Peters, eletto in California: il Congressman non arriva a chiedere esplicitamente il ritiro della candidatura del presidente, ma sostiene che l’ipotesi vada presa in considerazione. “Vogliamo sapere quello che la campagna di Biden pensa di fare per vincere le elezioni e cambiare questi numeri – dice riferendosi ai sondaggi – se non hanno un piano allora ci dobbiamo muovere in un’altra direzione”.
Il weekend decisivo per il presidente
Biden dovrà dimostrare di essere ‘fit’ per l’incarico che punta a mantenere. Un passaggio fondamentale è rappresentato dall’intervista con George Stephanopolous, anchorman di Abc News, nella giornata di venerdì, quando il Commander in Chief sarà in Wisconsin. Domenica, invece, sarà in Pennsylvania, un altro stato chiave per le elezioni.
Presentata come uno scambio “approfondito”, che dovrebbe permettere al presidente di uscire dal pericoloso angolo in cui è finito dopo il disastro al dibattito, in realtà la registrazione dell’intervista durerà appena 15 minuti, come rivela The Daily Beast.
Secondo il sito, i vertici del network sono preoccupati per il fatto che a Stephanopolous il team di Biden intende dare appena 15 minuti di tempo per realizzare l’intervista che dovrebbe dare rassicurazioni sulle capacità mentali dell’81enne presidente. Interpellato dal sito, un portavoce della Casa Bianca afferma che questo “è falso, l’intervista sarà più lunga”.
Fonti dell’emittente citate sempre dal sito, spiegano che il tempo a disposizione potrebbe essere di una ventina di minuti, un tempo sempre relativamente breve. Dall’emittente – conclude il Daily Beast – si spera che Biden, solitamente noto per la sua loquacità, darà più tempo del previsto all’intervistatore, anche sulla base del fatto che è nell’interesse del presidente mostrare la sua capacità di essere reattivo, gestire e sostenere le domande.
Adnkronos