
Si è chiuso il rubinetto del Superbonus. A maggio i nuovi investimenti sono stati pari a 120 milioni di euro: erano stati 5,6 miliardi a marzo.
Brusca frenata anche per il numero degli edifici coinvolti nei lavori, che in un mese sono aumentati solo di 248 unità. Una cifra ben inferiore rispetto alle 13 mila unità al mese di marzo.
La pietra tombale sul 110% l’ha messa il dl 39/2024 convertito in legge n. 67/2024. Il tracollo di maggio conferma quello del mese precedente.
Già nel report aggiornato al 30 aprile era infatti emersa la tendenza del calo dei lavori, cresciuti di 350 milioni di euro, con un trend in forte contrasto con i numeri dei mesi precedenti, quando non si era mai scesi sotto i 4 miliardi. A tirare un sospiro di sollievo sono ovviamente i conti dello Stato che hanno visto aumentare il peso delle detrazioni solo di 87 milioni, rispetto ai 4 miliardi di inizio anno.
I dati emergono dalla consueta analisi diffusa ieri dall’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) che ha pubblicato ii numeri del Superbonus aggiornati al 31 maggio, da cui emergono appunto i primi effetti del freno d’emergenza tirato dal Governo sulla maxi-agevolazione edilizia. L’onere a carico dello Stato per i lavori conclusi sale a questo punto a 122,7 miliardi dai 122,6 miliardi di aprile, mentre il totale degli investimenti è di 119,3 miliardi, il totale degli investimenti ammessi a detrazione è pari a 117,709 miliardi e il totale degli investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione è di 112,127 miliardi (il 95,3% dei lavori realizzati).
A rimanere quasi invariato è anche il numero degli edifici che hanno usufruito dell’incentivo, 495.717 in confronto ai 495.469 di aprile (come si è detto, 248 edifici in più in un mese). Prendendo come punto di confronto i primi mesi del 2024 tra gennaio e febbraio il numero dei condomini, villette e castelli in totale era aumentato di 9 mila unità.
In dettaglio, si legge nel resoconto di Enea, i condomini per i quali sono state chieste asseverazioni sono 133.401, il totale degli investimenti ammessi a detrazione 78,5 mld e il totale dei lavori realizzati ammessi a detrazione 73,6 mld (93,8%). Per quanto riguarda gli edifici unifamiliari (244.952), il totale degli investimenti ammessi a detrazione è di 28 mld e il totale dei lavori realizzati arriva al 98,3%. Per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti il numero di asseverazioni è 117.356, con investimenti ammessi di 11,3 mld. Infine, restano sempre otto i castelli con investimenti di 1 miliardo. Infine l’investimento medio, comprese le somme non ammesse a detrazione, è 592.,7 mln per i condomini e 117.173,86 per le villette.
Maria Mantero, ItaliaOggi