
Uta, nella Città Metropolitana di Cagliari, è il secondo comune italiano per potenza installata nel 2022 con 83 MW di energia prodotti da fonti rinnovabili, di cui 78 MW di fotovoltaico, dato che lo colloca al primo posto per quota di fotovoltaico installato nel 2022. Lo segnala la XVII edizione del Rapporto ‘Comuni Rinnovabili’ di Legambiente, presentata stamane.
Sono 7.317 i Comuni italiani in cui l’anno scorso sono comparsi nuovi impianti da fonti rinnovabili, il 14,4% rispetto al 2021, in cui erano 6.397. In 7.879 centri è presente almeno un impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile.
“Dobbiamo cambiare passo”, incalza il responsabile Energia di Legambiente Sardegna, Vincenzo Tiana. “La Sardegna, con 2800 MW è solo al decimo posto per potenza da fonti rinnovabili installata e, vede solo 1,8KW installati per abitante, a fronte degli 8,74 della Val d’Aosta e dei 3,97 della Basilicata. Inoltre, a fronte di un numero elevato di progetti presentati, nel 2022 sono stati installati meno di 2MW di eolico e 136,6MW di fotovoltaico, un ritmo assolutamente insufficiente a permettere il phase-out dal carbone nel 2025 come si è impegnato recentemente a fare il Ministro dell’Ambiente Pichetto-Fratin”.
“La Sardegna rischia di perdere un’occasione irripetibile di sviluppo: diventare la prima grande isola decarbonizzata e un laboratorio europeo della transizione energetica”, avverte Annalisa Colombu, presidente di Legambiente Sardegna. “Serve una pianificazione dell’inserimento degli impianti di energia rinnovabile nel territorio pensando a veri e propri paesaggi energetici con il cointeressamento dei cittadini che devono poter partecipare attivamente allo sviluppo delle rinnovabili”.
Secondo, Giorgio Querzoli, responsabile scientifico di Legambiente Sardegna, “occorre costruire un ecosistema economico favorevole, con veri e propri ‘distretti verdi’ che accolgano le attività della filiera legata alle rinnovabili sul nostro territorio”. fai 5 titoli per il pezzo