Mundys (nella foto, l’a. d. Andrea Mangoni) ha concluso positivamente la conversione in Sustainability-Linked Loans dell’attuale contratto di finanziamento da 1.500 milioni di euro firmato il 5 ottobre 2022 e della linea revolving da 1.500 milioni di euro sottoscritta il 1° luglio 2022. L’operazione si inserisce nell’ambito del progetto di adozione da parte di Mundys, nel novembre 2022, di un SustainabilityLinked Financing Framework (il “Framework”), che rappresenta un’importante tassello per attuare nel concreto l’impegno dell’azienda a integrare pienamente la sostenibilità nella propria strategia di finanziamento. Il tasso d’interesse sui prestiti sarà aumentato o diminuito in base ai progressi che il Gruppo realizzerà sugli obiettivi ambientali e sociali, misurati da tre indicatori di performance definiti nel Framework, relativi alla decarbonizzazione delle proprie fonti energetiche, alla velocità di transizione verso l’energia elettrica verde da fonti rinnovabili e ai progressi nella pari opportunità di genere nei ruoli manageriali. Questi obiettivi di breve termine, che creano un legame tra il costo delle linee bancarie e i progressi compiuti sugli obiettivi ambientali e sociali, sono coerenti con l’ambizione a lungo termine del Gruppo Mundys di giungere a zero emissioni dirette entro il 2040 e di aumentare la rappresentanza femminile nei ruoli manageriali al 35% entro il 2030, quota al di sopra della prassi del mercato del settore delle infrastrutture. In seguito alla conversione, l’intero indebitamento bancario di Mundys è ora legato agli obiettivi di sostenibilità, in conformità con i “Sustainability-Linked Loan Principles” pubblicati dalla Loan Market Association (LMA) portando a oltre 4,8 miliardi di euro il totale delle obbligazioni e delle linee di credito green e sostenibili in tutto il Gruppo. Banco BPM, BNP Paribas, Intesa Sanpaolo-IMI CIB Division e Mediobanca hanno svolto il ruolo di Sustainability Coordinators in questa operazione