La bozza del decreto della Pubblica Amministrazione prevede circa 3mila assunzioni. Nello specifico sono previste 301 assunzioni al ministero dell’Interno, 11 al ministero della Cultura, 20 al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, 210 al ministero degli Esteri e della cooperazione internazionale, 103 al ministero dell’Agricoltura, 4 al ministero dell’Ambiente, 2 al ministero per le imprese e made in Italy, 141 al ministero del Turismo, 49 al ministero della Salute. Quindici assunzioni all’Anvur, 102 all’Avvocatura dello Stato, 72 all’Agenas, 112 alla presidenza del Consiglio. Tra il 2023 e il 2028 sono previste anche 965 assunzioni nelle forze dell’ordine.
“Per incrementare i servizi di prevenzione, di controllo del territorio, di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e di contrasto delle attività criminali – si legge nella bozza -, è autorizzata l’assunzione straordinaria di un contingente massimo di complessive 965 unità nei ruoli delle Forze di polizia per gli anni dal 2023 al 2028, di cui 302 unità per la Polizia di Stato non prima del 1° gennaio di ciascun anno, 371 unità per l’Arma dei carabinieri non prima del 1° settembre del 2023, 292 unità per il Corpo della guardia di finanza non prima del 1° giugno di ciascun anno, in aggiunta alle ordinarie facoltà assunzionali, previste a legislazione vigente”.
CLIMA – “Al fine di consentire una più efficace partecipazione italiana agli eventi e ai negoziati internazionali sui temi ambientali, ivi inclusi quelli sul cambiamento climatico, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale nominano l’inviato speciale per il cambiamento climatico” prevede la bozza del dl Pa.
OSSERVATORIO NAZIONALE LAVORO PUBBLICO – Nasce, presso il dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio, l’Osservatorio nazionale del lavoro pubblico con il compito di promuovere lo sviluppo strategico del Piano e le connesse iniziative di indirizzo in materia di lavoro agile, innovazione organizzativa, misurazione e valutazione della performance, formazione e valorizzazione del capitale umano, nonché di garantire la piena applicazione delle attività di monitoraggio sull’effettiva utilità degli adempimenti richiesti dai piani non inclusi nel Piano Integrato di attività e organizzazione (Piao), anche con specifico riguardo all’impatto delle riforme in materia di pubblica amministrazione. Con decreto del ministro per la Pubblica Amministrazione, da adottare entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, sono definiti la composizione, e il funzionamento dell’Osservatorio. All’istituzione e al funzionamento dell’Osservatorio si provvede nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. La partecipazione all’Osservatorio non comporta la corresponsione di emolumenti, compensi, indennità o rimborsi di spese comunque denominati.
LEGA LOTTA AI TUMORI – Per “assicurare l’implementazione dell’attività di prevenzione oncologica unitamente all’attività socio-sanitaria e riabilitativa, una quota pari a 362.700 euro per l’anno 2023 e 544.000 euro a decorrere dal 2024, del contributo riconosciuto in favore della Lega italiana per la lotta contro i tumori, è destinata al potenziamento della struttura organizzativa della Lilt”. L’ente è, dunque, “autorizzato, a decorrere dal 2023, a bandire procedure concorsuali pubbliche e ad assumere, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, un contingente complessivo di nove posizioni, di cui un medico di I livello, due professionisti di I qualifica, tre funzionari e tre assistenti, in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente. La dotazione organica è rideterminata in ventuno posizioni complessive, di cui un medico di I livello, due professionisti di I qualifica, sette funzionari, dieci assistenti e un operatore”.
ENIT SPA – Nasce Enit Spa, con un capitale sociale iniziale di 10 milioni di euro. E’ quanto prevede una bozza del Dl Pa. Le azioni sono attribuite al ministero dell’Economia che “esercita i diritti dell’azionista”. “Al fine di rendere più incisiva e razionale l’attività di supporto svolta da Enit – Agenzia nazionale per il turismo che tenga conto delle specificità del settore e delle potenzialità dell’offerta turistica nazionale, così da potenziarne la attrattività anche attraverso adeguate forme di destagionalizzazione, diversificazione dell’offerta, valorizzazione mirata di strutture e siti con spiccata vocazione verso tali forme di domanda turistica, nonché formazione specialistica degli addetti ai servizi e sviluppo di un ecosistema digitale per la più efficiente e razionale fruizione dei beni e servizi offerti in tali settori, il ministero del Turismo – si legge nella bozza del provvedimento – è autorizzato a costituire una società per azioni denominata ‘Enit Spa’ con un capitale sociale iniziale di 10 milioni di euro. Le azioni sono attribuite al ministero dell’Economia e delle Finanze che esercita i diritti dell’azionista”.
La società, si legge nella bozza, “è amministrata da un consiglio di amministrazione composto da tre membri, designati dal Ministro del turismo, di cui uno con funzioni di presidente e uno con funzioni di amministratore delegato. Il presidente del collegio sindacale della società è designato dal Ministro dell’economia e delle finanze e gli altri due componenti dal Ministro del turismo”. Enit spa “può stipulare convenzioni anche con le regioni, le province autonome che possono apportare loro risorse al capitale della società tenuto conto del piano industriale della società e previa autorizzazione del Ministero del turismo, che comunque conserva il controllo e i poteri di direzione e coordinamento della società”. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto l’ente pubblico Enit- Agenzia nazionale del turismo è soppresso e le relative funzioni sono esercitate dalla società Enit spa. “Tutti i rapporti attivi e passivi esistenti alla predetta data, come risultanti dalle scritture contabili, nonché tutte le risorse finanziarie e strumentali sono trasferiti al Ministero del turismo”, si legge ancora. Il personale a tempo indeterminato, nonché quello a tempo determinato in servizio presso Enit – Agenzia nazionale per il turismo alla data di entrata in vigore del presente decreto “viene contestualmente trasferito in Enit spa in ragione delle medesime funzioni esercitate dall’ente, con mantenimento del trattamento economico complessivo in godimento”.
VIGILI DEL FUOCO – “Al fine di incrementare i servizi di soccorso pubblico, di prevenzione incendi e di lotta attiva agli incendi boschivi è autorizzata, in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente, l’assunzione straordinaria nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco di un contingente massimo di 616 unità, a decorrere dal 1° gennaio 2023 e dal 1° gennaio 2026”. E’ quanto previsto bozza del dl Pa-ministeri. Nel dettaglio: “A decorrere dal 1° gennaio di quest’anno 447 unità, di cui 110 nella qualifica iniziale del ruolo dei vigili del fuoco, 100 nel ruolo dei capi squadra e capi reparto, 30 nella qualifica iniziale del ruolo degli ispettori antincendio, 66 nella qualifica iniziale del ruolo degli ispettori tecnico professionali, 60 nella qualifica iniziale del ruolo dei direttivi che espletano funzioni operative, 80 nella qualifica iniziale del ruolo dei direttivi tecnico-professionali e 1 nella qualifica di dirigente generale proveniente dai ruoli dei dirigenti che espletano funzioni operative ovvero dei dirigenti sanitari o dei dirigenti ginnico-sportivi”.
E ancora: “169 unità a decorrere dal 1° gennaio 2026, di cui 12 nella qualifica iniziale del ruolo dei piloti di aeromobile vigile del fuoco, 13 nella qualifica iniziale del ruolo degli specialisti di aeromobile vigile del fuoco, 10 nella qualifica iniziale del ruolo degli elisoccorritori vigili del fuoco, 50 nel ruolo dei capi squadra e capi reparto, 55 nella qualifica iniziale del ruolo degli ispettori tecnico-professionali, 29 nella qualifica iniziale del ruolo degli ispettori antincendio, 7 nella qualifica iniziale del ruolo dei dirigenti che espletano funzioni operative, con contestuale riduzione di un corrispondente numero di unità del ruolo dei direttivi che espletano funzioni operative, 7 nella qualifica iniziale del ruolo dei dirigenti tecnico-professionali, con contestuale riduzione di un corrispondente numero di unità del ruolo dei direttivi tecnico-professionali, 1 nella qualifica di dirigente superiore del ruolo dei dirigenti che espletano funzioni operative, con contestuale riduzione di una unità nella qualifica di primo dirigente che espleta funzioni operative, 1 nella qualifica di dirigente generale del ruolo dei dirigenti che espletano funzioni operative, con contestuale riduzione di una unità nella qualifica di dirigente superiore che espleta funzioni operative e 7 nella qualifica di dirigente superiore dei ruoli dei dirigenti tecnico-professionali, con contestuale riduzione di un corrispondente numero di unità nella qualifica di primo dirigente tecnico professionale”.
NUMERO TELEFONO 1500 – “Il servizio di pubblica utilità ‘1500’, affidato in outsourcing”, sarà “riattivato dal ministero della Salute secondo le medesime modalità, ove compatibili, in regime di contabilità ordinaria”, “nelle more dell’affidamento ad un nuovo operatore economico, e comunque non oltre il 31 dicembre 2023”. E’ quanto prevede la bozza del Dl Pa. Un articolo del provvedimento in cantiere è dedicato proprio al numero di pubblica utilità ,finito alla ribalta delle cronache perché disattivato a inizio 2023, con effetti ricaduti sulle spalle degli operatori che durante la pandemia avevano risposto alle domande dei cittadini su misure anticontagio, green pass e vaccinazioni.
Nella bozza sono contenute disposizioni in materia di “salvaguardia dei livelli occupazionali necessari al funzionamento” del servizio. Entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, si legge, “è indetta dal ministero della Salute una procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento di ogni attività necessaria al potenziamento” del servizio, “salvaguardando i livelli occupazionali a garanzia dell’efficienza”. Quanto ai finanziamenti necessari, vengono quantificati in 4,9 mln per la riattivazione del servizio e per quanto previsto nel primo comma dell’articolo dedicato (ai quali si provvede attraverso la riduzione di stanziamenti per altri fondi e utilizzando un accantonamento relativo al ministero della Salute o il fondo di parte corrente iscritto nello stato di previsione del ministero della Salute), e in 11,7 mln per quanto previsto al comma 2 sulle attività di potenziamento del servizio e i livelli occupazionali, per il biennio 2024-2025.
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