
La sanità territoriale è ancora poco digitalizzata e a pagarne le conseguenze sono sia i medici di famiglia che i pazienti. Secondo i dati rivelati da MioDottore Connect, oggi la specialistica è 20 volte più digitalizzata della medicina di famiglia. Esistono però soluzioni tecnologiche utili per alleggerire il carico di burocrazia dei medici di famiglia, rendere più semplice l’accesso dei pazienti alle cure primarie e favorire la collaborazione tra medici sul territorio. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerso dall’evento “Incontro con i Leader della Sanità. Territorio, prossimità e digitalizzazione. Quale futuro per le cure primarie e la medicina di famiglia?”, organizzato da MioDottore e in corso a Roma. “La digitalizzazione è fondamentale per ridurre le distanze che esistono tra i vari livelli della nostra nazione, tra le zone interne e quelle metropolitane – evidenzia il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato –. Sfruttare la straordinaria forza delle tecnologie serve a rendere veramente ‘pubblica’ la sanità su tutto il territorio nazionale. Svolgono un ruolo fondamentale i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i professionisti del sistema sanitario. Questi incontri tra esperti che guardano al futuro sono indispensabili per rendere ancora migliore il nostro sistema salute”. Spiega Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (Fimmg): “Fino a qualche anno fa i medici di medicina generale sono stati più che altro un punto di riferimento per il paziente cronico più anziano. Le sale d’attesa piene respingono il paziente lavoratore e quello più giovane. Ma oggi la richiesta di cure primarie da parte dei cittadini più giovani è aumentata e ora abbiamo l’opportunità straordinaria di riavvicinarci a questi pazienti. Per sfruttarla dobbiamo imparare ad affidarci ai sistemi di eHealth che consentono di semplificare il nostro lavoro e l’accesso dei pazienti”. Si tratta di un cambiamento già avvenuto con i medici specialisti, che offrono ai pazienti uno spazio dove trovare e recensire lo specialista più adatto alle proprie esigenze e allo stesso tempo fornisce ai professionisti sanitari strumenti utili per gestire il flusso di pazienti, migliorare l’efficienza e la propria presenza online e acquisire nuovi pazienti. “Recuperare tempo prezioso da restituire al dialogo e al consolidamento del rapporto di fiducia fra medico e paziente è un obiettivo qualificante, dal nostro punto di vista, della tecnologia al servizio della salute, soprattutto per le giovani generazioni che rischiano altrimenti di restare lontano dagli studi dei medici di medicina generale – spiega Annalisa Mandorino, presidente di Cittadinanzattiva –. Allo stesso tempo la e-health può sostenere un approccio alle cure più personalizzato anche nei confronti di pazienti cronici ed anziani, e sburocratizzare accessi e percorsi per tutelare la loro salute”. Aggiunge Antonio D’Avino, Presidente nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP): “La riforma delle cure primarie, di cui la Pediatria di Famiglia rappresenta un pilastro fondamentale essendo deputata ad accompagnare la crescita in salute dei più piccoli, dalla nascita all’adolescenza, passa necessariamente dal rafforzamento della sanità digitale”. La necessità dunque di far evolvere il sistema della medicina generale in ambito digitale appare dai numeri, molto chiari, presentati da MioDottore Connect, l’hub di MioDottore dedicato alla formazione, al dibattito e al confronto con gli attori della sanità pubblica e privata. “Siamo convinti che la risposta a molte delle esigenze di medici e pazienti sia semplificare e pensare soluzioni user-friendly”, commenta Luca Puccioni, CEO di MioDottore.