Gruppo Hera, ricavi a 20.082 mln

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Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, ha approvato all’unanimità i risultati economici consolidati al 31 dicembre 2022 e la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, insieme al bilancio di sostenibilità. I ricavi 2022 del Gruppo Hera salgono a 20.082 milioni di euro, in deciso rialzo rispetto ai 10.555,3 milioni del 2021. In particolare, hanno registrato una forte crescita i settori dell’energia, per effetto dell’incremento dei prezzi delle commodity energetiche, a cui si sono aggiunti l’ampliamento della base clienti e le maggiori attività legate alla vendita di servizi e soluzioni a valore aggiunto per l’efficienza energetica e l’autoproduzione. Ai maggiori ricavi del settore ambiente hanno contribuito soprattutto la produzione di energia, le nuove acquisizioni nel mercato industria e la crescita dei prezzi nei mercati presidiati. Il margine operativo lordo dell’esercizio 2022 sale a 1.295 milioni di euro, in aumento del 6,2% rispetto ai 1.219,4 al 31 dicembre 2021. Questo incremento, legato particolarmente alle buone performance dell’area ambiente, in crescita di 46,3 milioni, e al contributo complessivo delle aree energy per 28,8 milioni, è maggiormente apprezzabile considerando che assorbe anche l’effetto negativo, per circa 22 milioni di euro, derivante dalla revisione del Wacc da parte dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) con efficacia dal 1° gennaio 2022. Il risultato della gestione finanziaria al 31 dicembre 2022 è pari a 125 milioni di euro, in leggera crescita per 5,2 milioni rispetto all’anno precedente. La variazione è riconducibile prevalentemente all’incremento dell’indebitamento finanziario netto generato dall’attività di stoccaggio gas e dall’assorbimento di capitale circolante generato dall’incremento dei prezzi delle commodity energetiche rispetto ai valori del 2021. Il risultato ante imposte* sale a 502,9 milioni di euro con un aumento del 3,2% rispetto ai 487,5 milioni dell’esercizio 2021, compensando completamente gli incrementi registrati negli ammortamenti e accantonamenti e nella gestione finanziaria. Orazio Iacono, nella foto, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato: “I positivi risultati raggiunti ci consentono di affrontare con fiducia il futuro, continuando a investire per crescere e aumentare la resilienza e la digitalizzazione delle nostre infrastrutture. L’efficiente gestione finanziaria, unita alla generazione dei flussi di cassa, ha permesso di chiudere l’esercizio 2022 con un rapporto indebitamento netto/MOL pari al 3,28x che, se escludiamo gli investimenti per lo stoccaggio gas ormai in fase di rientro, scende al di sotto del 3x, in linea con la storica politica prudenziale della multiutility. Il MOL a valore condiviso è salito a 670 milioni, il 51,8% del totale, con una crescita superiore a quella del MOL complessivo, che dimostra come progressivamente stiamo rendendo sempre più sostenibili le nostre attività. Il 2022 è stato anche un anno record per gli investimenti, oltre 700 milioni di euro, di cui il 62% messi in campo per perseguire la neutralità carbonica, favorire l’economia circolare, abilitare la resilienza e innovare. Vanno in questa direzione anche alcune iniziative innovative nell’ambito delle rinnovabili: ad esempio, nel 2022 abbiamo ampliato la capacità produttiva di biometano di circa il 50%, con la realizzazione di un secondo impianto, e siamo stati i primi in Italia a immettere un blending idrogeno-gas naturale nella rete domestica cittadina. Grazie anche a quest’ultima operazione le nostre reti di distribuzione gas diventano così allineate alla Tassonomia europea.”