“Le prospettive sono quelle di continuare ad assecondare la crescita che c’è nel core business di Fincantieri”. Lo dice Pierroberto Folgiero, AD di Fincantieri, in occasione di Feuromed, il Festival Euromediterraneo dell’economia. “Sicuramente abbiamo grande visibilità nel mercato del cruise – spiega – poi stiamo guardando soprattutto nei cantieri del Mezzogiorno al mondo dei traghetti che, anche per via della transizione energetica, dovranno essere rinnovati e rimotorizzati. Poi c’è una terza idea che stiamo sviluppando che è molto interessante, si tratta di una prospettiva del Mediterraneo, che è l’eolico offshore e l’eolico offshore lontano dalle coste, quello che si chiama floating galleggiante: è un business che richiede grandi competenze sull’acciaio, grandi competenze di ingegneria navale”. L’ad sottolinea la “grande complessità” di questo settore, “perché saranno triangoloni di cento metri per lato che dovranno galleggiare ancorati con una turbina di 15 megawatt sopra, un esercizio di archimede di grande livello”.
Per Folgiero , centrali per questi tre macrotrend saranno i tre cantieri del mezzogiorno: Castellamare di Stabia, Bari e Palermo. “Sono cantieri che hanno radici profonde in questa industria, maestranze molto competenti e un grandissimo attaccamento all’azienda”. In tal senso, il top manager di Fincantieri ha ricordato che “l’eolico offshore floating è un mercato che va disegnato da zero”.
“L’Unione Europea prevede entro il 2030 circa 60 gigawat da produrre con l’eolico offshore – ricorda – è un mercato che cresce e va disegnato dal punto di vista della politica industriale immaginandosi tutti gli oggetti che comporranno questa nuova filiera e cercando di produrli logisticamente il più vicino possibile a dove verranno messi in opera. Il mediterraneo e il mezzogiorno logisticamente sono il posto ideale per sviluppare questo business”.