Il Consiglio di Amministrazione di CAREL Industries S.p.A. ha approvato i risultati relativi all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2022. Francesco Nalini, nella foto, Amministratore Delegato del Gruppo, ha dichiarato: “In uno scenario complesso come quello degli ultimi tre anni il Gruppo ha espresso tutta la sua capacità di adattamento a situazioni inaspettate e cambiamenti repentini. Il 2022 termina con una crescita dei ricavi consolidati record vicina al 30% (+18% organica), che risulta ancora più significativa se sommata al +27% registrato nel 2021; tale risultato, grazie anche al fattore della leva operativa, si è riflesso sulla profittabilità, intesa come incidenza dell’EBITDA sui ricavi (EBITDA margin), che si attesta al 20,5%, leggermente più alta rispetto a quella dell’anno precedente. Crescita e profittabilità hanno impattato positivamente sulla robusta generazione di cassa, una parte della quale è stata utilizzata per lo sviluppo dell’attività di M&A. Sono state quattro le transazioni completate nel corso dell’anno ed hanno consentito a CAREL di rafforzare la sua presenza nazionale e internazionale in alcuni settori chiave come quelli della ventilazione, della sensoristica e dei servizi. Le performance appena ricordate si inseriscono all’interno di un quadro strategico sempre più orientato verso una visione sostenibile del successo, come dimostra l’adesione al Global Compact delle Nazioni Unite e il riconoscimento da parte di diverse società di rating ESG dei miglioramenti ottenuti nel corso del 2022. Tali miglioramenti hanno permesso al Gruppo l’inserimento nella categoria degli “ESG leader” da parte di MSCI, uno dei maggiori “ESG rating provider” a livello mondiale. Il 2022 è stato quindi un anno complesso ma ricco di soddisfazioni e segna un sostanziale raddoppio della dimensione di CAREL rispetto al 2018, l’anno della quotazione. In meno di un lustro siamo riusciti nell’impresa di diventare sempre più grandi, resilienti, efficienti e sostenibili e possiamo, per questo, festeggiare con orgoglio i nostri primi 50 anni! Nel 2023, infatti, CAREL compie mezzo secolo di vita, mezzo secolo di innovazione, sviluppo e crescita. Mezzo secolo che non rappresenta un punto di arrivo ma un punto di partenza per raccogliere e vincere le sfide del domani.” I ricavi consolidati ammontano a Euro 544,9 milioni, rispetto agli Euro 420,4 milioni al 31 dicembre 2021, in crescita del 29,6%. Al netto della variazione di perimetro legata al consolidamento delle acquisizioni effettuate negli ultimi 18 mesi (Euro 37,1 milioni) e dell’effetto positivo dei cambi (Euro 12,9 milioni) l’incremento si sarebbe attestato al 17,7%. Da un punto di vista macroeconomico, Il 2022 è stato caratterizzato dal conflitto tra Russia e Ucraina che ha esacerbato il fenomeno inflattivo, in permanenza dello shortage di materiale elettronico e di commodity energetiche e non. Tuttavia, proprio a causa dei mutati rapporti con la Russia, l’Unione Europea ha dato ulteriore impulso verso l’efficienza energetica e l’elettrificazione tramite l’approvazione del REPowerEU, il piano per rendere l’Europa indipendente dai combustibili fossili russi ben prima del 2030. Ciò ha comportato un ulteriore crescita delle vendite di pompe di calore (tecnologia sostitutiva delle caldaie a gas) che ha toccato il +38% nei paesi dell’Unione e che è destinata ad accelerare nei prossimi anni. Efficienza energetica e sostenibilità ambientale stanno diventando centrali anche nell’agenda dell’amministrazione USA: a settembre, infatti, il Senato americano ha approvato la ratifica al cd. “Kigali Amendment” al Protocollo di Montreal, mentre recentemente l’Associazione per la Protezione Ambientale (EPA) ha proposto di implementare il taglio del 40% degli Idrofluorocarburi (HFC), particolarmente dannosi per l’effetto serra, a partire dal 2024. I trend sopracitati sono ovviamente favorevoli per CAREL, la quale dispone di soluzioni di controllo complete ed efficienti sia per pompe di calore sia per unità finali che utilizzino refrigeranti naturali. In tale scenario il Gruppo, per il secondo anno consecutivo raggiunge un tasso di crescita dei ricavi che sfiora il 30% combinando sia lo sviluppo interno, sia quello per linee esterne. Da un punto di vista di crescita organica, la domanda è stata rilevante su tutti i segmenti del condizionamento e della refrigerazione con una particolare accelerazione in alcune applicazioni come i data-centre, le unità finali che possono essere ricondotte al trattamento e all’umidificazione dell’aria e le pompe di calore. Tale domanda, tuttavia, non ha potuto essere totalmente soddisfatta a causa della persistente penuria di materie prime e di materiale elettronico. Tale scenario si è ulteriormente complicato nell’ultimo trimestre del 2022 a causa dell’impossibilità, comunque contingente e temporanea, di reperire alcuni componenti non sostituibili in particolare dedicati al settore della Refrigerazione. Nel corso dell’anno di riferimento, il fenomeno dello shortage si è riflesso in un continuo e generalizzato aumento dei costi di approvvigionamento e trasporto al quale il Gruppo ha fatto fronte tramite il dispiegarsi degli effetti derivanti da precedenti incrementi prezzo del proprio listino. La regione che riveste maggior peso per il Gruppo, l’EMEA (Europa, Medio-Oriente, Africa), da cui deriva il 70% dei ricavi, chiude il 2022 con un incremento pari al 26,8% in costanza di cambio valutario (a perimetro costante la crescita sarebbe stata pari a circa il 17%): tale performance si basa sul prosieguo di una generalizzata crescita della domanda, già registrata nel 2021, a cui si sommano le performance particolarmente brillanti nel settore delle pompe di calore ad alta efficienza, in quello del raffrescamento dei data-centre e in quello della qualità dell’aria degli ambienti. Ugualmente positiva anche la crescita nel mercato della Refrigerazione grazie ad investimenti sostenuti nella Grande Distribuzione Organizzata, dovuti anche alla regolamentazione. Si confermano buone, infine, le performance nel segmento “food service”. L’APAC (Asia-Pacific), che rappresenta circa il 14% dei ricavi del Gruppo, riporta una crescita a cambi costanti pari al 17,0% rispetto ai risultati registrati nel 2021. Il tasso di crescita beneficia di un’ottima performance di tutti i paesi del continente asiatico coperti dalle attività del Gruppo, che hanno ulteriormente accelerato nel corso del quarto trimestre dell’anno. Tali risultati sono ancora più positivi se si tiene conto che la crescita del PIL cinese è stata tra le più basse degli ultimi 40 anni (3%). Degna di nota è poi la regione del SudApac che ha fatto registrare una crescita dei ricavi di circa il 30% (a cambi costanti). I Ricavi derivanti dal Nord America, che rappresentano circa il 13% del totale, crescono del 38,8% a cambi costanti (22% a parità di perimetro) grazie principalmente alle buone performance sia nel settore HVAC (in particolare nelle applicazioni legate all’indoor air quality e al raffrescamento dei centri di calcolo) sia nella refrigerazione e più in generale ad un’eccellente execution della strategia in tale area geografica. Infine, il Sud America (che rappresenta circa il 3% del totale del volume d’affari del Gruppo) riporta una crescita del 22,8% a cambi costanti, alla quale ha contribuito tutta l’area, con una performance particolarmente brillante nelle regioni extra-Brasile che erano state maggiormente impattate dalla pandemia. Per quanto riguarda le singole aree di business, il segmento dell’HVAC chiude l’anno con una crescita che si avvicina al 35% a cambi costanti e supera abbondantemente tale soglia a cambi correnti, sostanzialmente confermando nell’ultimo trimestre le ottime performance registrate nei primi nove mesi dell’anno. Escludendo la variazione di perimetro dovuta alle attività di Merger&Acquisition, pari a circa Euro 31 milioni, l’incremento sarebbe comunque vicino al 23%: tutte le applicazioni registrano significative performance, con picchi marcati in alcuni settori (in particolare pompe di calore ad alta efficienza e data-centre) e una rinnovata attenzione verso soluzioni orientate all’efficienza energetica e alla qualità dell’aria. Ugualmente la Refrigerazione segna una forte crescita, +13,2% a cambi costanti (+11% al netto del cambio di perimetro). I trend positivi che hanno connotato il 2022 si sono basati su un sostenuto ciclo 3 di investimenti nel segmento Food retail (supermercati/ipermercati/convenience store), anche grazie alla transizione verso refrigeranti naturali ed il consolidamento della ripresa nel settore “Food service”; A ciò si si affianca un continuo incremento della quota di mercato globale da parte del Gruppo. È importante segnalare che il rallentamento dell’area Refrigerazione registrato nell’ultima parte dell’anno, è imputabile alla recrudescenza della shortage, transitoria e contingente, il cui effetto dovrebbe affievolirsi a partire dal secondo trimestre del 2023.