Il Consiglio di Amministrazione della Recordati S.p.A. (nella foto, il presidente Andrea Recordati) ha esaminato e approvato i risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2022 e l’aggiornamento del piano triennale 2023-2025. I risultati consolidati consuntivi dell’esercizio 2022 saranno sottoposti per approvazione al Consiglio di Amministrazione del 16 marzo 2023. I ricavi netti consolidati nel 2022 sono stati pari a € 1.853,3 milioni, in crescita del 17,3% rispetto all’anno precedente, e comprendono € 136,0 milioni di ricavi derivanti dal portafoglio prodotti “rare and niche oncology” acquisito con EUSA Pharma, consolidati dal secondo trimestre. La crescita organica dei ricavi si attesta all’8,1%, che riflette un effetto cambio sostanzialmente neutrale del -0,2% (-€ 3,5 milioni), con la svalutazione della lira turca parzialmente controbilanciata dall’apprezzamento del dollaro statunitense e del rublo. Nel settore Specialty and Primary Care il Gruppo ha continuato a registrare un forte aumento in particolare delle vendite di specialità medicinali per le patologie antinfluenzali e gastrointestinali, unitamente alla crescita di Eligard®. Nel segmento delle malattie rare, la crescita è stata sostenuta dal contributo dei nuovi prodotti oncologici, insieme ai continui progressi compiuti dai prodotti endocrinologici (ricavi pari a € 171,9 milioni rispetto a € 126,6 milioni nel 2021) e all’ottimo andamento, nel portafoglio metabolico, di Panhemathin® e Cystadrops®. L’utile lordo è pari a € 1.286,6 milioni in aumento del 11,6% rispetto all’anno precedente, con un’incidenza sulle vendite del 69,4%. Il risultato include l’impatto di € 49,8 milioni derivante dall’applicazione del principio IFRS 3 sulle scorte di magazzino di EUSA Pharma; al netto di questo effetto, l’utile lordo rettificato è pari a € 1.336,4 milioni, in crescita del 16,0%, con un margine del 72,1% che riflette l’effetto leggermente diluitivo dovuto al progressivo passaggio al modello di commercializzazione diretta di Eligard® nel corso del primo semestre del 2021 ed agli effetti della già citata applicazione dello IAS29. L’utile netto, pari a € 312,3 milioni, è in flessione del 19,1% rispetto al 2021. L’andamento molto positivo dei risultati operativi del Gruppo è impattato dai rilevanti costi non ricorrenti, dagli aggiustamenti ai sensi dell’IFRS 3, in seguito principalmente all’acquisizione di EUSA Pharma e ai costi delle ristrutturazioni organizzative del segmento Specialty & Primary Care mirate al suo efficientamento, nonché alla maggiore incidenza degli oneri finanziari, con assorbimento nel quarto trimestre della maggior parte delle perdite su cambi subite nel primo semestre del 2022. Si segnala inoltre che l’utile netto del 2021 aveva beneficiato di proventi fiscali non ricorrenti pari a € 27,8 milioni.