
Il Consiglio di Amministrazione di Cementir Holding N.V., presieduto da Francesco Caltagirone jr., ha esaminato i dati preconsuntivi consolidati ‘unaudited’ al 31 dicembre 2022. Si ricorda che i dati annuali completi e definitivi relativi all’esercizio 2022 saranno esaminati e approvati dal Consiglio di Amministrazione nella riunione prevista per il prossimo 9 marzo e che sugli stessi sono in corso le attività di verifica da parte della società di revisione. Si precisa inoltre che a partire da giugno 2022 l’economia turca è considerata “iperinflazionata” in base ai criteri stabiliti dallo “IAS 29-Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate”. Nel corso del 2022, i volumi venduti di cemento e clinker, pari a 10,8 milioni di tonnellate, sono diminuiti del 2,7% rispetto al 2021 a causa del generale rallentamento del mercato principalmente di Turchia, Danimarca, Cina e Belgio, a pesare soprattutto nel secondo semestre dell’anno. I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 4,8 milioni di metri cubi, sono diminuiti del 5,8% rispetto al 2021 a causa della flessione registrata in Turchia, Danimarca, Belgio e Svezia. I volumi di vendita degli aggregati, pari a 10,5 milioni di tonnellate, sono diminuiti del 5,3% rispetto al 2021 a causa del rallentamento delle attività in Svezia e Danimarca. I ricavi delle vendite e prestazioni del Gruppo hanno raggiunto il record storico di 1.720,9 milioni di Euro, in crescita del 26,5% rispetto ai 1.360,0 milioni di Euro del 2021. L’incremento dei ricavi è prevalentemente dovuto alla politica di prezzo tesa a mitigare l’incremento eccezionale dei costi di combustibili, elettricità, materie prime, trasporti e servizi. Si evidenzia che a cambi costanti 2021 i ricavi sarebbero stati pari a 1.854,0 milioni di Euro, in aumento del 36,3% rispetto all’anno precedente. Anche il margine operativo lordo ha segnato il record storico di 355,0 milioni di Euro, in crescita del 14,2% rispetto ai 311,0 milioni di Euro del 2021 per i migliori risultati realizzati in Danimarca, Belgio, Turchia, Stati Uniti ed Egitto, mentre l’Asia Pacifico e la Svezia hanno conseguito una contrazione del margine operativo lordo. Tale risultato ha beneficiato di proventi netti non ricorrenti per 17,8 milioni di Euro legati alla valutazione del valore degli immobili non industriali in Turchia ed Italia (11,1 milioni di Euro di proventi netti non ricorrenti nel 2021). In assenza di tali poste non ricorrenti il margine operativo lordo sarebbe stato pari a 337,2 milioni di Euro, in aumento del 12,4% rispetto al 2021. A cambi costanti 2021 il margine operativo lordo sarebbe stato pari a 365,9 milioni di Euro, in aumento del 17,7% rispetto al 2021. L’incidenza del margine operativo lordo sui ricavi si è attestata al 20,6% rispetto al 22,9% del 2021. Il risultato operativo, tenuto conto di ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 119,4 milioni di Euro (113,2 milioni di Euro nel 2021), è stato pari a 235,6 milioni di Euro, in crescita del 19,1% rispetto ai 197,8 milioni di Euro dell’anno precedente. A cambi costanti con l’anno precedente il risultato operativo sarebbe stato pari a 244,3 milioni di Euro. Il risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto è pari a 1 milione di Euro (0,8 milioni di Euro nel 2021). Il risultato netto della gestione finanziaria, positivo per 11,0 milioni di Euro (negativo per 26,6 milioni di Euro nel 2021), include oneri finanziari netti per 10,7 milioni di Euro (10,4 milioni di Euro nel 2021), proventi su cambi netti per 28,4 milioni di Euro (oneri su cambi netti per 13,7 milioni di Euro nel 2021) e l’effetto della valutazione dei derivati. Il risultato ante imposte si è attestato a 247,6 milioni di Euro, in aumento del 43,9% rispetto ai 172,0 milioni di Euro del 2021. Il Gruppo ha effettuato investimenti per circa 122,6 milioni di Euro (99,1 milioni di Euro nel 2021) di cui circa 26,1 milioni di Euro (19,5 milioni di Euro nel 2021) inerenti l’applicazione del principio contabile IFRS 16. La cassa netta al 31 dicembre 2022 è stata pari a 95,5 milioni di Euro con una variazione di 135,9 milioni di Euro rispetto ad un indebitamento finanziario netto di 40,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2021 e include la distribuzione di dividendi per 28,0 milioni di Euro avvenuta nel mese di maggio. Tali importi comprendono 73,0 milioni di Euro dovuti all’applicazione dell’IFRS 16 (76,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2021). “Nonostante l’incertezza geopolitica e le condizioni monetarie più restrittive, il 2022 si è chiuso con risultati record per il Gruppo, con una crescita di Ricavi, MOL e Reddito Operativo ed una sostenuta generazione di cassa, a dimostrazione della solidità e resilienza del nostro modello di business. Il nuovo Piano Industriale 2023-2025, in continuità con il precedente, si basa su una strategia di crescita sostenibile, di cui i temi ESG sono parte integrante. Abbiamo già ottenuto risultati significativi sul fronte della decarbonizzazione, dell’innovazione e della trasparenza, testimoniati dal miglioramento di tutti i rating ESG e vogliamo continuare su questo percorso virtuoso, nell’interesse di tutti gli stakeholders ” ha commentato Francesco Caltagirone Jr, Presidente e Amministratore Delegato.