Nel corso del 2022 il real estate in USA ha subito un rallentamento, offrendo maggiori opportunità per gli acquirenti di case, in netta controtendenza rispetto al frenetico mercato dei venditori dell’anno precedente. Le statistiche più significative dell’anno si sono concentrate nel mese di dicembre: nelle 53 aree metropolitane analizzate nel Report RE/MAX, le vendite di case sono diminuite del 38% rispetto al 2021, mentre il numero di case in vendita è aumentato del 69%.
Le vendite in tutti i mesi del 2022 sono state inferiori a quelle dell’anno precedente, con una percentuale di calo a una cifra nel primo trimestre, per poi superare il 30% nel quarto trimestre. A dicembre il prezzo di vendita mediano di 385.000 dollari è aumentato dell’1,3% anno su anno, rispetto al 13,9% in più anno su anno dello scorso gennaio.
“Ciascuno degli ultimi tre anni è stato caratterizzato da un contesto unico, e il 2022 ha visto un rapido aumento dei tassi di interesse che rendono difficile il confronto anno su anno. Complessivamente, è stato un anno abbastanza buono rispetto agli andamenti storici”, ha dichiarato Nick Bailey, nella foto, Presidente e CEO di RE/MAX. “Per il 2023, i tassi di interesse più elevati prospettano nuove sfide. Sarà necessario un riequilibrio tra le aspettative di acquirenti, venditori e agenti affinché il trend di vendita non registri grandi variazioni. In uno scenario come questo saranno vincenti i professionisti del mercato immobiliare che sapranno guidare i consumatori grazie a competenze, esperienza, risorse e capacità di adattamento. Riteniamo che il riequilibrio del mercato in corso sia in realtà una cosa positiva perché mette acquirenti e venditori su un piano di maggiore parità. I venditori, che negli anni passati hanno avuto il sopravvento, continuano ad avere una posizione di forza, ma gli acquirenti stanno acquisendo sempre più potere in quella che probabilmente è una delle transazioni finanziarie più importanti della loro vita. Con i tassi dei mutui e i prezzi delle case che sembrano stabilizzarsi e con il significativo aumento dell’offerta, sia gli acquirenti che i venditori hanno motivo di essere ottimisti per i mesi a venire”.
Come a ottobre e novembre, anche a dicembre il rapporto fra prezzo di chiusura e prezzo iniziale è stato del 98%, il che significa che le case sono state vendute, in media, al 2% in meno del prezzo richiesto. Tale rapporto ha raggiunto un picco del 103% in aprile e maggio, rispetto al 100% del dicembre 2021.
Rispetto alla crescita registrata negli ultimi mesi del 2022, l’anno si è concluso con una contrazione dell’offerta del 12,2% a dicembre.