Sono 27 milioni le moto immatricolate nell’Africa sub-sahariana nel 2022, in aumento rispetto ai soli 5 milioni del 2010. Questo uno dei dati contenuti in un recente rapporto intitolato “The Wheels of Change: Safe and Sustainable Motorcycles in Sub-Saharan Africa” e compilato dalla ong Amend, dalla Fia Foundation e dalla Fédération Internationale de Motocyclisme (Fim) che rileva una tendenza in forte crescita per le motociclette nella regione. La crescita delle motociclette nell’ultimo decennio nell’Africa subsahariana è guidata dalle importazioni a basso costo e dalla crescita delle imprese commerciali informali.Sono utilizzate per affrontare le lacune di mobilità nei sistemi di trasporto pubblico e formale, raggiungere aree rurali isolate, offrire la navigazione attraverso strade urbane sovraffollate e supportare i viaggi del primo e dell’ultimo miglio. Burkina Faso e Mauritius vantano la percentuale più alta di motociclette nella popolazione, mentre la Nigeria ha il numero più alto, per un totale stimato di 5,1 milioni. Si prevede che il loro utilizzo si diffonderà e crescerà ancora. Tuttavia, il rapporto evidenzia anche diverse soluzioni per le inevitabili sfide (progettazione stradale, abs, uso standardizzato del casco) che questa crescita comporta: i motociclisti rappresentano oltre la metà di tutti i decessi stradali in alcuni paesi. In Togo, la cifra supera il 70%. Più della metà di tutti i pedoni bambini feriti sulle strade di Dar es Salaam, in Tanzania, vengono investiti da una motocicletta.