(di Tiziano Rapanà) Oggi è il tempo della retorica gentilmente offerta dalla giornata mondiale dell’alimentazione. Maturano rigogliosi i frutti dell’albero dell’ovvietà. Diventa così un dovere esibire la propria alterità rispetto all’esistente. Ma credo che si debba praticare il pessimismo dell’intelligenza e l’ottimismo della volontà e pertanto approfitto del triste non-evento per rimarcare l’impegno delle aziende a favore di un’alimentazione sana. Il salumificio Renzini, noto per aver valorizzato e innovato i prodotti della norcineria umbra, ha approfittato dell’occasione per rivendicare il suo impegno. E ha fatto bene, perché l’azienda si dà davvero da fare. Gli animali pascolano in uno stato semi brado, si lavora a ritmi umani e l’energia prodotta è completamente pulita. Niente inquinamento dell’area e del paesaggio. Per le confezioni dei prodotti è stato scelto un materiale ecosostenibile e via così. Giustamente Renzini rivendica la costruzione dell’architettura volta alla realizzazione di un mondo industriale realmente ecologico, che produce risultati e leccornìe. Se vi ho annoiato con queste mie riflessioni, vi invito a farvi un panino con l’ottima mortadella, prodotta da Renzini. Ha un sapore delicato e non invasivo, un profumo inebriante che anticipa l’approdo alla festa per il palato. Conosco bene la mortadella dell’azienda e ve ne parlo con entusiasmo. Purtroppo, e mi scuso per la polemica iniziale, mal sopporto le giornate mondiali. Di solito imperversa la bizzarria, l’anomalia più impensata e insensata. Pensate, questo mese si festeggia la giornata dello squash, della pasta, del patrimonio audiovisivo. A novembre si celebrerà la gentilezza, la tolleranza, la televisione. L’unica giornata novembrina che sostengo riguarda il diritto affinché tutti gli esseri umani nel mondo possano usufruire di servizi igienici puliti ed efficienti (è il World toilet day, che si terrà il 19 novembre). Nei continenti dominati dalla fame più dura, le persone non possono permettersi di avere il gabinetto in casa. Queste giornate mondiali non servono a nulla, non ripongo fiducia nel ventaglio di manifestazioni proposte, però spero che qualcuno abbia memoria dei tanti uomini e donne che vivono in un severo stato di povertà.