Banco Bpm ha voglia di crescere con un’altra aggregazione ma deve essere “una banca risanata, non ho voglia di fare un’altra ristrutturazione”. Così Giuseppe Castagna, nella foto, numero uno della banca di piazza Meda, interpellato dai cronisti a margine del congresso della Uilca. Banco Bpm, nota Castagna, già oggi “è considerata il terzo polo del Paese”, risanata e con una redditività che migliorerà grazie alla risalita dei tassi.
A chi gli chiede dei rumors che lo vogliono parte attiva per rilevare il Monte dei Paschi risponde: “Mps per il momento non è sul tavolo, non lo è stata negli ultimi due anni e continua a non esserci”. Non ci sono altri dossier allo studio, aggiunge, “tant’è che siamo concentrati sulla nostra crescita”. Il banchiere tuttavia non chiude definitivamente la porta a Siena e a chi gli fa notare che a gennaio avrà 3.500 dipendenti in meno risponde: “a bocce ferme si vedrà, ora ci sono tanti elementi anche per loro (Siena) con benefici dalla risalita dei tassi, però è un periodo di incognite come ha detto Enria, andiamo avanti, ognuno fa i compiti a casa propria e poi tireremo le somme”. In ogni caso, aggiunge Castagna, su Mps “il messaggio non è’la guarderemo’ ma ‘non la stiamo guardando'”.
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