In Emilia-Romagna permane lo stato di siccità. Lo ribadisce in una nota Arpae. I dati registrati – viene evidenziato – indicano che a luglio è piovuto molto meno delle attese climatiche. Si sono verificati solo locali fenomeni temporaleschi, che hanno portato quantitativi inferiori a 10 mm medi regionali rispetto ai circa 27 mm attesi, proseguendo la tendenza già evidenziata a giugno con valori di precipitazione di circa il 65% inferiori rispetto al clima. Preoccupazioni confermate anche considerando i dati sul lungo periodo, dal 1° ottobre 2021 al 19 luglio 2022 (anno idrologico), le piogge cumulate risultano molto inferiori alle attese climatiche, tra quelle più basse della serie dal 1962 ad oggi, con uno scostamento negativo superiore a 230 mm rispetto alle medie del clima recente (1991-2020), pari ad un’anomalia negativa in percentuale di oltre il 31%.“I deficit precipitativi – viene spiegato – si confermano estremamente elevati anche considerando le piogge da inizio anno che si attestano come le più basse significativamente negli ultimi 60 anni: 268 mm rispetto ai 468 del clima 1991-2020 e inferiori di quasi 30 mm ai record negativi precedenti (294 mm del 2017 e 301 mm del 2012)”. Situazione decisamente critica per le colture in campo, aggravata non solo dalla mancanza di precipitazioni ma anche dalle alte temperature registrate finora nelle prime due decadi di luglio, molto superiori alla norma (circa + 3 °C per le massime giornaliere) posizionandosi infatti al 2° posto tra i più caldi dal 1961 ad oggi, dopo il 2003 e poco dopo il 2015.