“L’eolico offshore è una grande potenzialità per la crescita del Paese, al largo dei nostri mari si possono realizzare 15 Gw di eolico flottante. Gli imprenditori che operano nel settore delle rinnovabili hanno bisogno di regole e tempi amministrativi certi. Per il parco eolico marino di Taranto, ad esempio, ci sono voluti 14 anni per l’autorizzazione e circa 10 mesi per la realizzazione”. Lo ha detto Riccardo Toto, nella foto, giorni fa, direttore generale di Renexia, intervenendo a “Verso un’Italia EcoDigital”. A Taranto il parco eolico offshore con 10 turbine, il primo del Mediterraneo, è stato inaugurato lo scorso aprile. “Attualmente – ha detto Toto circa i programmi di Renexia – siamo impegnati nell’iter autorizzativo del progetto Med Wind, nel Canale di Sicilia, per cui è previsto un investimento complessivo di oltre 9 miliardi di euro. Si tratta di un impianto composto da 190 turbine eoliche offshore galleggianti e che produrrà 9 Tw di energia pulita e senza impatto ambientale”. “Riteniamo che con Med Wind possa nascere una filiera italiana in grado di garantire circa 1000 posti di lavoro all’anno per la realizzazione e altrettanti per la manutenzione, nei 25 anni della concessione previsti per il parco – ha detto Toto -. L’Italia con questo impianto può diventare l’hub di riferimento del Mediterraneo per l’eolico offshore floating se effettivamente riuscissimo a partire per primi. In Italia si possono realizzare impianti eolici flottanti per una potenza complessiva di 15 Gw. Ciò, oltre a significare tanta energia pulita per il Paese, rappresenta un apporto al Pil importante perché è una tecnologia che potremmo anche esportare dato che in Europa è praticamente inesistente”. “L’eolico offshore floating è un grande potenziale per la crescita energetica ed economica del nostro Paese” ha concluso il dg di Renexia.