(di Tiziano Rapanà) In un mondo che vede il talento come una cosa accessoria, irrilevante al raggiungimento della celebrità, è bello segnalare l’operosità dei lavoratori dello spettacolo. Uno su tutti, Pino Strabioli. Iperattività in assenza di protervia, artista anomalo perché non ha edificato un monumento alla prosopopea, è questa la radiografia esatta dell’orvietano più amato d’Italia. Figlio d’arte perbene di Paolo Poli, ha assorbito da quest’ultimo il rispetto del palcoscenico, praticando così il gioco del teatro con ossequio religioso. La sua estate è fitta di impegni, chissà se il padre eterno gli ha concesso il tempo di respirare, di boccheggiare tra un impegno e l’altro, forse per il buon Pino le ferie saranno un miraggio. Poco male se hai la fortuna di fare quello che ti piace. Comunque, ecco i dati parzialissimi che dicono qualcosa in più della tournée variegata del prode cavaliere Strabioli, pronto a difendere il bene e il bello della creatività nostrana. Pino è il direttore l’Orvieto Sound Festival che avrà vita il 21, 22, 23 luglio. Ci saranno – tra gli altri – Rkomi, Noemi e Carmen Consoli. Il 9 luglio Strabioli sarà a Reggio Calabria per presentare Patty Pravo e la sua Minaccia bionda. Continuerà poi il lungo viaggio che vedrà nuovamente insieme Strabioli e Christian De Sica, per raccontare il meglio della carriera dell’attore romano. Le date sono tante e non posso dirvele tutte, cercatele sul web. I due si esibiranno il 30 luglio a Giulianova, l’8 agosto ad Asiago, il 18 agosto a Maiori, il 19 agosto a Oratino e via così. L’artista sta anche continuando a portare in scena il suo omaggio a Paolo Poli e in più a settembre riprenderà il cammino del Caffè di Rai1. Il nostro non ha un attimo di respiro, ormai è chiaro, ma la fatica è ripagata dall’affetto del pubblico che lo cerca, lo acclama e lo vede come uno di famiglia.