“Come Federalberghi Sud Sardegna siamo contrari alla privatizzazione dell’unico punto di accesso nel Sud Sardegna, dove possono entrare e uscire i sardi e i turisti, soprattutto se lo si vuole dare in mano a un fondo speculativo”. L’ha ribadito stasera Fausto Mura, presidente della Federalberghi Sud Sardegna, in occasione dell’audizione in Consiglio regionale sull’ipotesi di passaggio dell’aeroporto di Cagliari Elmas sotto la gestione della holding Ligantia, che in Sardegna già controlla gli scali di Olbia e Alghero.
“Non siamo d’accordo”, ha argomentato Mura. “Durante il lockdown per la pandemia l’aeroporto di Cagliari è stato l’unico rimasto aperto in tutta l’isola. Ed è rimasto aperto perché è pubblico e ha perso un sacco di soldi. Un fondo speculativo, molto probabilmente, non l’avrebbe tenuto aperto”. All’audizione era presente anche Paolo Manca, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Federalberghi. “La preoccupazione della nostra associazione territoriale”, ha premesso, “è comprensibile. C’è stata una mancanza di comunicazione prima e ci ritroviamo a dover fare massima chiarezza su ogni aspetto dell’intera situazione. Dal punto regionale la visione e la preoccupazione sono su un altro livello. Non possiamo permetterci nessuna concorrenza, neanche virtuale tra gli aeroporti sardi. Auspichiamo che ci siano forti rapporti tra l’intero sistema aeroportuale sardo con una gestione congiunta”.
“Non entriamo nel merito sulla proprietà delle mura o della società”, ha aggiunto Manca. “Abbiano, però, alcune preoccupazioni su scala regionale che sono un po’ diverse. La realtà di Cagliari diventerebbe ‘controllante’ dell’intero sistema aeroportuale sardo. Questo ci preoccupa non tanto per lo scalo di Olbia, che rimane comunque il primo aeroporto turistico dell’isola, l’unico estremamente profittevole e quindi sicuramente la destinazione non risente, anche perché ha un paniere di compagnie aeree diverse da quello di Cagliari. Ci preoccupa molto la situazione di Alghero che, invece, ha le stesse compagnie presenti a Cagliari. Nel momento in cui si fanno delle scelte è bene che l’intero sistema tenda a tutelare l’anello debole della catena che e l’aeroporto di Alghero”. Manca spera che ci sia un collegamento talmente stretto che si possa tutelare in maniera inequivocabile ogni punto d’accesso dell’isola.
Mura e il presidente di Confcommercio Sud Sardegna, Alberto Bertolotti hanno ribadito la loro convinzione che l’operazione “sia economicamente sbagliata e giuridicamente impossibile”.
“Nei prossimi giorni illustreremo pubblicamente”, preannunciano, “quali insormontabili ostacoli giuridici impediscono di procedere alla conclusione di questo assurdo affare. Intanto, la Giunta regionale prenda una posizione ed esca da un’insostenibile ambiguità silente”.
“Il Consiglio regionale, il sistema politico e gli stakeholders”, sostengono Mura e Bertolotti, “devono essere in grado di esprimere un giudizio basato su studi, autorevoli pareri giuridici, e non su emozioni e conferenze stampa. È urgente bloccare ogni operazione che sia stata intrapresa e consentire al sistema di conoscere per tabulas il dettaglio dell’affare che porterà via a tutti gli imprenditori e a tutti i cittadini della Sardegna la principale porta di accesso all’isola, per darla a speculatori internazionali”.