Intesa siglata tra l’Associazione nazionale dei serramentisti (Unicedil) ed Eni Plenitude (nella foto, l’a. d. Stefano Goberti). Grazie all’accordo, le imprese aderenti all’associazione dei serramentisti potranno cedere a Eni i propri crediti fiscali derivanti dal bonus al 50% e dal superbonus al 110%. Come spiega il presidente di Unicedil, Francesco Siervo, questa mossa “serve a scongiurare il fallimento di tante attivita’ del nostro settore”. L’impasse sulla cessione dei crediti, infatti, ha messo in crisi molte imprese del settore dell’edilizia che hanno incontrato sempre piu’ difficolta’ a trovare possibili acquirenti per monetizzare i crediti posseduti dalle aziende. L’accordo tra Unicedil e Eni Plenitude permettera’ alle imprese associate di accedere al sistema bancario ottenendo la liquidazione diretta del credito entro 45 giorni. Per ufficializzare la partnership, l’associazione dei serramentisti ha organizzato degli appositi incontri online per coinvolgere l’intera base associativa, che conta ad oggi da circa 400 imprese distribuite su tutto il territorio nazionale. “Quello che non si capisce – conclude il presidente di Unicedil – e’ l’atteggiamento del governo che sembra essere diventato ostile, nonostante con l’ultima legge di bilancio i principali incentivi siano stati prorogati per i prossimi 3 anni. E poi, sul fronte “anti-frode” basta ogni volta apportare modifiche al gia’ complicato meccanismo della cessione del credito, generando in questo modo sempre piu’ confusione e nuove incertezze. Sarebbe stato sicuramente piu’ opportuno non stravolgere la norma e, piu’ logicamente, rafforzare le azioni di verifica e di controllo”. “Pensiamo che il mondo dell’associazionismo deve dare risposte concrete ad un mercato dell’edilizia che, in questa situazione di stallo, tra qualche mese rischia di implodere per eccesso di crediti fiscali e non solo – dichiara Alessandro Guaglione Vicepresidente di Unicedil – Per molte imprese il problema è duplice: da un lato hanno scarsa liquidità perché non riescono a monetizzare i vecchi crediti e corrono il serio rischio di non onorare i debiti nei confronti dei loro fornitori, dall’altro non potendo più fare lo sconto in fattura, fortemente richiesto dai consumatori per acquistare gli infissi, rischiano il blocco delle vendite. Questa iniziativa tende a sostenerle in un momento di oggettiva difficoltà”.