Caro energia, onda di tagli sull’Iva in tutta Europa. Dopo l’exploit dell’aumento dei prezzi a causa dello scoppio del conflitto russo-ucraino, aumentano una dopo l’altra le misure di riduzione temporanea dell’imposta sul valore aggiunto per gas ed energia, vagliate dai governi europei per far fronte ai rincari in bolletta. Tra queste, il decreto del governo Draghi sul contenimento dei costi dell’energia ( dl 17/2022, c.d. decreto bollette), tramite il quale è stata prevista la proroga dell’Iva al 5% sul gas fino al 30 giugno 2022. Ma il quadro delle sovvenzioni nazionali in tutta Europa sarebbe ampio e potrebbe presto essere implementato per i paesi Ue dalle crescenti deroghe relative alle restrizioni sulle aliquote ridotte presenti nella direttiva Iva della Commissione europea, nonché dalle nuove libertà di fissazione dell’aliquota ridotta per gli stati membri adottate lo scorso dicembre dall’Ecofin.
La riduzione di ieri dell’Iva su gas ed elettricità al 9% da parte dell’Irlanda è solo l’ultimo, in ordine cronologico, dei tagli predisposti dai governi europei. Il ministro delle finanze, Paschal Donohoe, avrebbe infatti reso noto lo scorso lunedì di essere al lavoro per un provvedimento provvisorio di modifica alla legge di bilancio tramite cui abbassare dal 13,5% al 9% l’Iva sulle bollette dell’elettricità e del gas. Ciò si tradurrebbe in riduzioni medie annuali delle bollette di elettricità e gas rispettivamente di 61 e 49 euro, alleviando l’aumento del costo della vita a causa dell’aumento dei prezzi.
Ma, in questa missione, la repubblica irlandese non sarebbe affatto sola. Secondo l’indagine pubblicata da VatCalc, anche Portogallo, Spagna, Belgio, Olanda e Francia avrebbero infatti già varato misure contro il caro energia. Dopo la proposta per il taglio dell’Iva sui carburanti e gas dal 23% al 13%, sottoposta a marzo alla Commissione Ue e ancora in attesa di conferma, il Portogallo avrebbe comunque introdotto un pacchetto di misure volte alla riduzione della tassa speciale sul carburante, nota come Isp. Stando a quanto dichiarato dal primo ministro, Antonio Costa, il provvedimento compenserà circa la metà dell’aumento del prezzo del gas registrato tra il 2021 e il 2022, producendo sulle bollette dei consumatori effetti equivalenti alla riduzione dell’Iva. La Spagna invece ha, proprio come l’Italia, nuovamente prorogato fino al 30 giugno 2022 la riduzione temporanea dell’Iva sull’elettricità domestica dal 21% al 10%. La misura è stata introdotta per la prima volta a giugno fino al 31 dicembre 2021 ed è stata successivamente prorogata ad aprile 2022. Il paese sarebbe inoltre l’unico ad aver ottenuto il via libera sulla riduzione dell’aliquota sul valore aggiunto dalla Commissione Ue. Allo stesso modo, il Belgio ha confermato un taglio temporaneo dell’Iva al 6% su elettricità e gas naturale, che si applicherà dal 30 settembre 2022 ai residente. Prevista anche una riduzione delle accise a breve termine su benzina e diesel e un’estensione della tariffa sociale del gas o dell’elettricità fino a settembre. Nel frattempo anche l’Olanda sarebbe allo studio sull’introduzione di un’aliquota ridotta del 9% sull’energia (gas naturale, elettricità e teleriscaldamento) dal 1 luglio 2022 al 31 dicembre 2022, dopo l’approvazione da parte del governo della riduzione delle accise sul carburante dal 1 luglio 2022. Segnali infine dalla Francia che, pur alle urne, avrebbe già predisposto alcune soluzioni contro il caro prezzi, tra cui anche il taglio dell’Iva. Infatti, se da un lato infatti il presidente francese Emmanuel Macron avrebbe già messo da parte 25 miliardi di euro per limitare prezzi di elettricità e gas, dall’altro la candidata alla presidenziali, Marie LePen, avrebbe spinto la propria campagna sulla riduzione dell’Iva dal 20% al 5,5% su gas e carburanti.
Maria Sole Betti, ItaliaOggi