I movimenti della respirazione possono influenzare le funzioni vitali dei polmoni e generare risposte immunitarie contro le infezioni virali. Lo rivela uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, condotto dagli scienziati del Wyss Institute presso l’Università di Harvard. Il team, guidato da Haiqing Bai, ha utilizzato un chip polmonare in grado di replicare le strutture e le funzioni degli alveoli. I ricercatori hanno quindi scoperto che l’applicazione di forze meccaniche in grado di imitare i movimenti respiratori può attivare le risposte immunitarie, contrastando la replicazione virale. “Nel corso della nostra vita – afferma Bai – respiriamo in media più di 600 milioni di volte. Con l’inspirazione, i tessuti dei polmoni si allungano, mentre durante l’espirazione si rilassano. Questi semplici passaggi sono fondamentali per la salute dell’apparato respiratorio, ma anche per il benessere generale dell’organismo”.Il gruppo di ricerca ha identificato diversi farmaci che hanno ridotto la produzione di citochine infiammatorie, che possono scatenare una risposta violenta alle infezioni. Uno di questi composti è stato concesso in licenza a Cantex Pharmaceuticals per il trattamento di Covid-19 e altre malattie polmonari. Gli studiosi hanno infatti esaminato diverse malattie delle vie aeree per analizzare il modo in cui i tessuti polmonari reagiscono ai virus respiratori con potenziale pandemico. Questo approccio, sottolineano gli autori, potrebbe essere fondamentale per lo sviluppo tempestivo di trattamenti efficaci. “Il nostro lavoro – aggiunge Bai – dimostra l’importanza dei movimenti respiratori per la funzione polmonare umana, comprese le risposte immunitarie alle infezioni. Il chip che abbiamo realizzato può essere utilizzato per modellare le risposte dell’organismo in caso di infezioni virali e valutare l’efficacia dei farmaci in test preclinici”.