L’operaio specializzato? Più raro dell’ingegnere. La buona notizia è che le imprese della Città metropolitana di Firenze hanno programmato 23.010 assunzioni per il trimestre marzo-maggio, 5.030 in più rispetto a quelle pianificate un anno fa. La cattiva notizia è che è sempre più difficile reperire il personale riflettendo l’allargamento della forbice tra il mercato del lavoro e l’offerta del sistema formativo. È quanto rileva Cna Firenze Metropolitana analizzando il Bollettino del Sistema Excelsior realizzato di Unioncamere. Il comparto che tira di più è quello dei servizi alle imprese (26% delle assunzioni programmate), seguito da manifatturiero (24%), turismo-alloggio-ristorazione (23%), servizi alla persona (11%), commercio (11%) e costruzioni (5%). Ad assumere di più sono le piccole imprese che totalizzano il 60% delle assunzioni programmate, rispetto al 40% delle imprese con più di 50 dipendenti. Grandi difficoltà, però, nell’individuazione delle figure, tanto che a marzo, in 42 casi su 100, le imprese hanno dichiarato difficoltà. Chi cerca operai specializzati come saldatori, falegnami, meccanici collaudatori, installatori ha difficoltà nel soddisfare l’esigenza in oltre la metà dei casi, chi cerca addetti per servizi e commercio, come commessi e camerieri, il 42% delle volte. Non è tanto un problema di preparazione inadeguata, quanto di vera e propria mancanza di candidati. Lo spiega Silvano Prosperi, presidente dei carrozzieri di CNA: “Oltre un’impresa su due del settore riparazioni veicoli incontra difficoltà nel reperire personale, essenzialmente per deficit del settore formativo. Gli istituti professionali, in teoria, offrono percorsi ad hoc, ma in pratica, almeno nella nostra zona, è attivo solo quello per meccatronici, mentre niente è predisposto per carrozzieri e gommisti. L’alternativa? Frequentare corsi di formazione professionale, finanziati o meno, che però non vengono pressoché attivati mai”.